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Dirigenti scolastici: il disagio professionale aumenta
Riprendiamo alcune esperienze emerse ieri in occasione della manifestazione promossa da ANP di cui avevamo dato notizia. DiSAL già dallo scorso anno ha iniziato a divulgare il “Manifesto per il futuro della dirigenza scolastica”, consegnato ai vertici del MIUR a dicembre 2013 proprio allo scopo di alzare la voce sul grave disagio che cresce nella professione direttiva delle scuole, che prima di essere disagio sindacale ed economico è innanzitutto e soprattutto disagio professionale, a causa della grave dimenticanza dello Stato per questa professione centrale per la ripresa della scuola italiana. (DiSAL)
Ho 8 istituti, solo il web può salvarmi
il Messaggero – 24.01.2014 - A.cam.
«Da febbraio proverò a fare gli scrutini in modalità elettronica. Spero vada bene così riesco a seguirli tutti abbattendo i tempi per gli spostamenti». Donatella Gentilini è al suo secondo anno di dirigente scolastico dopo 20 da docente. E' una dei "super presidi" di Roma con otto scuole in sette plessi da seguire, nel quartiere La Rustica: una scuola media, 2 primarie e 5 dell'infanzia. «L'organizzazione è fondamentale spiega Prima di diventare dirigente avevo capito che sarebbe stato un compito difficile, ma non immaginavo davvero così arduo». Con 1.070 alunni e 130 fra docenti e Ata, i sette plessi equivalgono «a una piccola-media impresa». «Il problema aggiunge la preside è che noi dirigenti siamo di fatto datori di lavoro, ma non abbiamo poteri decisionali». Avere dei collaboratori efficienti è una fortuna: «Io posso dire di averla sorride Posso delegare. E posso contare su un Consiglio di istituto davvero valido»..