Detrazione fiscale per acquisto libri fino a 2mila euro

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    Detrazione fiscale per acquisto libri fino a 2mila euro




    La detrazione non riguarda soltanto i libri di scuola, ma qualsiasi libro, tranne gli e-book. Lo stabilisce un articolo del collegato alla Legge di stabilità presentato dal Minstero dello sviluppo economico.

    A scriverlo l’agenzia Public Policy:

    "Le famiglie e le persone giuridiche (che non usufruiscono già di detrazione Iva) avranno “la possibilità di usufruire di una detrazione d’imposta del 19%”, per acquisti di libri muniti di codice Isbn, “fino ad una spesa annua di duemila euro, di cui mille per l’acquisto di libri di testo”. È quanto prevede l’articolo 17 dell’ultima bozza del collegato Mise alla Stabilità, che dovrebbe entrare domani in Consiglio dei ministri. Il titolo dell’articolo è “Misure per favorire la diffusione della lettura”. La detrazione vale per gli anni 2014, 2015 e 2016

    Per le coperture ”si provvede nella misura massima di 50 milioni di euro, a valere sulla proposta nazionale relativa alla prossima programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali comunitari, previa verifica della coerenza con le linee di intervento in essa previste, fruibili a seguito dell’approvazione da parte della Commissione europea del Programma operativo nazionale relativo alla competitività di responsabilità del ministero dello Sviluppo economico”

    Edited by rsustaff - 14/12/2013, 08:42
     
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  2. rsustaff
     
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    Detrazione libri di testo





    NOTA DELL’ASSOCIAZIONE GENITORI SUL PIANO DEL GOVERNO

    Detrazione libri di testo: Age, soddisfazione dopo anni di battaglie

    Finalmente una misura che viene incontro alle famiglie e inverte una tendenza nella volontà di investire sull’istruzione nel nostro Paese. L’Associazione italiana genitori (Age Onlus) accoglie con soddisfazione l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri del piano “Destinazione Italia”, in cui è contenuta, tra le altre misure, la detraibilità fiscale dei libri di testo. I genitori vedono in questa decisione un positivo coronamento di anni di battaglie in questa direzione.

    Da tempo, infatti, le famiglie sono state chiamate, in concreto, a sostenere il dovere di bilanci pubblici rigorosi, e proprio per questo hanno sentito il dovere di richiamare l’attenzione sulla spesa del nostro Paese per l’istruzione. Da anni istituzioni autorevoli come Ocse e Bankitalia spiegano che l’aumento dell’istruzione comporta negli anni successivi un incremento medio del Pil.

    Le spese in formazione, allora, sono una questione delle singole famiglie e dei singoli genitori, quasi una delle tante rivendicazioni particolari, oppure un investimento, e quindi una responsabilità del Paese intero? «Fra spese per il cane e spese per lo sport – chiede da tempo l’Age -, perché non introdurre nelle manovre la detraibilità dei libri di testo, in quanto investimento in cultura e futuro?». Forse finalmente la tendenza si sta invertendo.
     
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    Detrazione fiscale acquisto libri: appena 50 mln, vale 2 euro a famiglia




    Vi abbiamo già dato notizia della presenza nella Legge di stabilità della detrazione fiscale per chi acquista libri, approfondiamo parlando di cifre.

    Ricordiamo che la detrazione non riguarda soltanto i libri di scuola, ma qualsiasi libro, tranne gli e-book.

    Le famiglie e le persone giuridiche (che non usufruiscono già di detrazione Iva) potranno "usufruire di una detrazione d'imposta del 19%”, per acquisti di libri muniti di codice Isbn, “fino ad una spesa annua di duemila euro, di cui mille per l'acquisto di libri di testo”.

    Il tetto massimo di spesa è di 50mln di euro che dovrà coprire 20milioni di famiglie italiane.

    Una cifra irrisoria che corrisponde a 2,5 euro a famiglia, che dunque potrà ottenere una detrazione fiscale su circa 20 euro di libri, a fronte di una media annua di spesa per i soli libri scolastici che si aggira intorno alle 500 euro e il cui 19% fa 95 euro.

    Insomma, queste cifre permetteranno di avere uno sconto del 19% su un libro che potrà costare al massimo 20 euro.

    Cifre stanziate, dunque, ridicole, un incentivo psicologico all'acquisto di libri, più che un vero e proprio supporto per case editrici e famiglie.

    Si sa, che in tempi di vacche magre valgono più i proclami che gli interventi concreti.
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    Ven, 20/12/2013 - 08:37 - Categoria:

    libri di testo

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    Il buono sconto libri si restringe: 19 euro in tre anni!


    di A.G.
    12/02/2014
    A denunciarlo è l’Unione degli Studenti, dopo che la Camera ha approvato il decreto Destinazione Italia con un emendamento che ne limita la portata iniziale: la prima versione del decreto prevedeva infatti una detrazione del 19% a privati che avessero acquistato mille euro di testi scolastici e altrettanti di volumi di lettura. L’associazione studentesca: basta con gli slogan accompagnati da interventi senza sostanza.
    Il bonus libri è un fallimento del Governo: invece di garantire il libero accesso alla cultura si sta approvando una misura minimale, uno slogan accompagnato da interventi senza sostanza. A sostenerlo è l’Unione degli Studenti, dopo che la Camera ha approvato il decreto Destinazione Italia, che ora dovrà passare al vaglio del Senato. Nel decreto inizialmente era contenuto anche il cosiddetto “bonus libri”, che però per l’associazione studentesca è stato “modificato radicalmente e in peggio da un emendamento aggiunto all'ultimo momento. La prima versione del decreto – continua l’Uds - prevedeva infatti una detrazione del 19% a privati che avessero acquistato mille euro di testi scolastici e altrettanti di volumi di lettura. Il Governo però non aveva fatto bene i conti: la detrazione al 19% si è trasformata in un buon sconto di circa 19 euro (in tre anni) e i beneficiari sono passati da 29 milioni di contribuenti Irpef a 2,7 milioni di studenti delle scuole superiori con un reddito inferiore ai 25 mila euro. Il bonus per tutti i cittadini sarebbe stato troppo oneroso per le casse statali, che avevano previsto la modica somma di 50 milioni di euro”.
    Secondo Roberto Campanelli, coordinatore nazionale dell'Unione degli Studenti, "è un clamoroso passo indietro. Riteniamo assurdo pensare che in questo modo si possa incentivare il consumo culturale e garantire maggiormente l'accesso ai saperi. Pensiamo innanzitutto sia poco utile che lo sconto eventuale sui libri debba passare da una detrazione alla quale si può accedere soltanto mediante la presentazione del voucher del Governo al libraio che poi la dovrà recuperare con un credito d’imposta. Piuttosto si pensi a garantire agli studenti sconti effettivi attraverso il potenziamento della Carta IoStudio, l'estensione di questa agli studenti universitari e forme di reddito diretto per i soggetti in formazione".

    da tecnica della scuola
     
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3 replies since 14/12/2013, 08:13   39 views
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