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In Europa si va a scuola a 6 anni. Perché in Italia si dovrebbe anticipare?
Secondo lo studio della Commissione Europea "Compulsory Education in Europe 2013/14", le realtà che anticipano l'ingresso dei bambini nella scuola dell'obbligo ad un'età inferiore a 6 anni sono pochissime.
Sono circa 13 a fronte di circa 40 realtà analizzate. La maggioranza permette l'ingresso a 6 anni.
L'argomento è diventato di attualità anche in Italia, dopo le affermazioni della Giannini di un anticipo della scuola dell'obbligo a 5 anni, un modo per permettere agli studenti l'ingresso a 18 anni nelle Università.
Proposta che ha fatto discutere e che ha visto schieramenti opposti, tra i fautori e i detrattori. Questi ultimi preoccupati dei possibili tagli agli organici che ciò potrebbe comportare.
Certo è che in Europa non è una pratica molto diffusa, anzi. Così come fa discutere la proposta di un anticipo a 18 anni del diploma, quasi fosse un diktat europea. Infatti, abbiamo già affrontato in un precedente articolo, solo la metà dei paesi europei permette l'ingresso anticipato alle Università.
Terminano, infatti, a 19 anni i sistemi di istruzione di Bulgaria, Danimarca, Estonia, Italia, Lettonia, Lituania, Polonia, Slovenia, Slovacchia, Finlandia e Svezia dove il percorso scolastico, però, si realizza su 12 anni perché l’obbligo inizia a 7 anni. In Scozia sono gli istituti professionali e in Germania il liceo e alcune scuole professionali a durare fino a 19 anni.
Vi riportiamo la tabella con il quadro europea
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