Quota 96, arriva il giudizio dei tecnici del bilancio: norma a rischio contenzioso

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. rsustaff
     
    .

    User deleted


    Quota 96, arriva il giudizio dei tecnici del bilancio: norma a rischio contenzioso




    Siamo in possesso del dossier dei tecnici del servizio bilancio di Montecitorio sul decreto Pa. In esso c'è anche la parte relativa al pensionamento dei Quota96, secondo l'analisi da noi letta ci possono essere problemi nel contenere il limite massimo di 4mila unità. Richiamo anche per il ricalcolo della pensione per le lavoratrici.

    I tecnici fanno riferimento al giudizio della Ragioneria dello Stato che aveva dato parere negativo al pensionamento dei Quota96 del 2012 del comparto scuola.

    In particolare, i tecnici del bilancio riprendono la relazione della RGS laddove osservava che"che la fissazione di un limite massimo di beneficiari, determinato in un contingente di 4 mila unità, risulta difficilmente applicabile, anche in considerazione della platea salvaguardata, ampiamente inferiore a quella dei potenziali beneficiari."

    Seguici anche su FaceBook. Lo fanno già in 119mila

    Relativamente al numero massimo di beneficiari (4mila), i tecnici affermano che andrebbe acquisita dal governo una conferma che le disposizioni introdotte siano idonee ad assicurare l’effettivo rispetto dei predetti limiti finanziari, sia per quanto attiene alla formulazione letterale del testo, sia dal punto di vista sostanziale con riguardo all’effettiva riconducibilità a limiti di spesa prefissati, limiti di spesa che sono stati calcolati sulla base di una pensione media di 28mila euro annui.


    Inoltre, secondo i tecnici, andrebbe precisato se la platea di soggetti così individuata riguardi tutti i potenziali destinatari del beneficio previsto dal testo in esame ovvero soltanto coloro che hanno manifestato l’interesse ad avvalersi dell’accesso anticipato al pensionamento e risultano altresì in possesso dei requisiti previsti dal medesimo testo. Nel caso di quest’ultima interpretazione – che sembrerebbe peraltro coerente con i dati inizialmente forniti dall’INPS (9mia) circa la platea dei potenziali destinatari del provvedimento - la congruità dei limiti di spesa indicati andrebbe rapportata al numero effettivo delle domande che dovesse eccedere il limite massimo di 4.000 unità indicato dal testo, per effetto di un eventuale cambiamento nelle scelte dei potenziali beneficiari. Insomma, la platea si allargherebbe e chi non rientra nel limite dei 4mila potrebbe avviare un contenzioso.

    Infatti, la norma prevede che l’INPS, al fine di mantenere il tetto dei 4mila pensionamenti, definisca un elenco numerico delle domande dei lavoratori che intendono avvalersi del pensionamento in deroga alla legge Fornero, basato, ai fini dell’ordine di priorità, sul criterio progressivo risultante dalla somma dell'età anagrafica e dell'anzianità contributiva vantate dai singoli richiedenti alla data del 31 dicembre 2012.

    Il dubbio dei tecnici riguarda l’effettiva possibilità di ricondurre l’intera disciplina entro specifici tetti di spesa tenuto conto che il criterio previsto, basandosi su specifici requisiti soggettivi, appare maggiormente suscettibile di dar luogo a pretese difficilmente comprimibili all’interno di un limite complessivo finanziario, con possibili conseguenze in termini di contenzioso.

    Richieste anche per quanto riguarda il ricalcolo del trattamento pensionistico per le lavoratrici che avevano optato per quello contributivo. Secondo i tecnici, bisogna chiarire se detto ricalcolo è suscettibile di determinare effetti permanenti per la finanza pubblica che non appaiono scontati nell’ambito dei limiti di spesa previsti dal provvedimento in esame.

    Vedi anche

    Quota96: in pensione sì, ma senza TFS. Poi a rate. Buone notizie per le lavoratrici


    Iscriviti alla newsletter di OrizzonteScuola!
     
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Administrator
    Posts
    13,197

    Status
    Offline

    Salta l’uscita dei “Quota 96”?





    Pasquale Almirante Martedì, 29 Luglio 2014

    Da qualche ora si ventila l'ipotesi che la mancanza di coperture finanziaria possa bloccare ancora una volta l'uscita dei 4000 lavoratori della scuola, docenti e personale, con i requisiti pre Monti-Fornero. Un'ulteriore sicurezza, con brindisi, uccisa?

    AAAA

    Una doccia fredda, a tutti gli effetti, dice businessonline.it, mentre i glorificanti diritti di primogeniture per il buon fine dell'operazione "Quota 96", sbandierati da troppi, ora attendono dagli stessi di essere giustificati, benchè l'on. Boccia, presidente della commissione bilancio alla Camera, assicuri le opportune coperture .
    Scrive Boccia sul suo sito: "Bene il ministro Madia e la commissione Affari Costituzionali nel dare il via libera all'emendamento Ghizzoni sui cosiddetti quota 96 della scuola, eccellente risultato finale dopo il lavoro congiunto e unitario di ben tre commissioni parlamentari Bilancio, Cultura e Lavoro sintetizzato nella risoluzione Saltamartini col voto di tutti i gruppi parlamentari.
    Siamo riusciti nel Decreto PA a sanare le ferite aperte di un'intera generazione di insegnanti, risultato purtroppo di un confronto che, al tempo della Fornero, fu negato soprattutto da chi antepose il risparmio riveniente dalla riforma su tutto e tutti, anche davanti ad errori macroscopici che il PD aveva denunciato per tempo.
    Il risparmio complessivo della riforma Fornero resta un grande risultato politico che potrà essere compreso ancora meglio quando saranno scomparsi dal panorama della discussione politica i diritti negati a causa di quegli errori evidenti. Quello dei Quota 96 è uno dei più emblematici.
    Il lavoro approvato da tutti i gruppi parlamentari in prima commissione, e fatto proprio dal governo Renzi, consentirà a quasi 4 mila giovani insegnanti di coronare il loro sogno di ingresso a tempo indeterminato nella scuola. Adesso andiamo avanti con il nostro lavoro perché è sui problemi di natura quotidiana che la politica è chiamata a dare ogni giorno risposte concrete". Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, commenta l'approvazione dell'emendamento al DL PA sui Quota 96".

    Secondo quanto è dato sapere tuttavia, e sulla base di alcune possibili indiscrezioni, pubblicati fra l'altro anche sul blog dei "Quota 96", i tecnici della Camera starebbero avanzando dubbi di copertura.
    Due sarebbero rilievi che potrebbero bloccare il decreto che riguarda i "quota 96", considerato pure che l'attuale testo ricalca pressoché integralmente un testo concordato nei mesi scorsi alla Camera su cui il Governo aveva presentato una relazione tecnica che era stata "verificata negativamente dalla Ragioneria dello stato" che aveva osservato: "La fissazione di un limite massimo di beneficiari, determinato in un contingente di 4mila unità, risulta difficilmente applicabile, anche in considerazione della platea salvaguardata; ampiamente inferiore a quella dei potenziali beneficiari".
    Tant'è che in una rilevazione precedente l'Inps aveva conteggiato 9mila potenziali aventi diritto: una cifra mai confermata, però, dal Miur, che si è sempre attestato su numeri inferiori.
    Se cambiasse la platea complessiva è chiaro che gli effetti finanziari e la copertura andrebbero rivisti. Un ragionamento analogo viene fatto anche per la cancellazione dei disincentivi con cui la riforma Monti-Fornero puntava a dissuadere i lavoratori già in possesso dei requisiti contributivi per il trattamento di anzianità ad anticiparlo rispetto al compimento del 62esimo anno di età.
    Anche in questo caso evidenzia il Servizio Bilancio ci si è ispirati a un testo unificato presistente. E anche in questo caso esisteva anche una relazione tecnica che è stata "verificata negativamente dalla Ragioneria generale dello Stato, secondo cui la quantificazione risultava sottostimata in ragione del numero di soggetti potenzialmente interessati".
     
    .
1 replies since 28/7/2014, 20:00   11 views
  Share  
.