Scuola lascia a casa ragazzino autistico. La rivolta dei genitori: portato alla festa al Quirinale

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  1. batgianni
     
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    Scuola lascia a casa ragazzino autistico. La rivolta dei genitori: portato alla festa al Quirinale

    Al plesso scolastico "Di Donato". Antonio escluso dall'inaugurazione dell'anno scolastico perché privo degli insegnanti di sostegno. Le altre famiglie si ribellano: "Se non va lui, restano in classe anche i nostri figli". E la vicepreside lo accompagna personalmente
    di GIOVANNI CEDRONE

    ROMA - Alla fine Antonio è nel cortile d'onore del Quirinale insieme ai suoi compagni di classe e ad altri tremila studenti per ascoltare il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in occasione della tradizionale cerimonia di inaugurazione dell'anno scolastico. Un giorno di festa al quale il ragazzo, un bambino autistico che frequenta la prima media del plesso scolastico Di Donato di Roma, appartenente all'istituto comprensivo "Manin", nel quartiere Esquilino, ha rischiato seriamente di non partecipare: solo la 'rivolta' dei genitori dei suoi compagni di classe ha posto fine all'ingiustizia che rischiava di consumarsi.

    Antonio ha visto andar via i suoi compagni, diretti al Quirinale, mentre lui restava a scuola. Ufficialmente perché non erano disponibili insegnanti di sostegno per accompagnarlo. Un piccolo trauma per il ragazzo e i suoi compagni di classe, abituati a giocare e a stare con lui anche fuori dalla scuola.

    "Questa mattina ho accompagnato Antonio. Dopo un breve colloquio con l'insegnante di sostegno referente, che coordina le altre insegnanti di sostegno, l'ho lasciato in classe insieme ai compagni", racconta la madre Lucia. "Alle 9.30 mi hanno avvertito per telefono che gli altri sarebbero andati al Quirinale, Antonio non era nella lista perché non aveva la mia autorizzazione. Mi sono offerta di recarmi subito a scuola, ma niente da fare: non era stato inserito in lista il nome dell'insegnante di sostegno che lo avrebbe dovuto accompagnare".

    La madre ha provato a protestare con la vicepreside, ma senza successo. Lucia ha così raccontato l'accaduto ai genitori via whatsapp. In breve, la vicepreside dell'istituto è stata sommersa di telefonate. Mamme e papà pronti a riprendersi i ragazzi e a portarli via dal Quirinale in solidarietà con Antonio. Qualcuno ha anche minacciato di ritirare i figli dalla scuola. A questo punto la vicepreside non ha potuto far altro che intervenire ed ha accompagnato il ragazzo al Colle.

    L'istituto è un esempio di integrazione: oltre il 50% dei bambini sono stranieri. Si tratta dunque di un polo scolastico abituato a gestire le diversità, l'inclusione degli studenti è praticata quotidianamente. Si tratta di una scuola modello, dove nessuno si aspetta che possano succedere episodi del genere. "Sicuramente c'è stata poca sensibilità, poca attenzione", sottolinea la mamma Lucia. "Vedere sfilare i bambini con il cappellino e la maglietta della festa mentre io portavo via Antonio non è stata una bella scena, né per me né per lui". E aggiunge: "Le insegnanti di sostegno erano all'oscuro di tutto. E' rimasto molto male, anche se non lo dirà mai: ma il suo sguardo parlava per lui".
     
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