Assemblea degli studenti: i docenti devono prendere presenze e assenze,

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    Assemblea degli studenti: i docenti devono prendere presenze e assenze, ma possono non partecipare




    Secondo quanto pubblicato sul sito dei Cobas scuola di Palermo, sì. A dirlo una sentenza del 2007 del Tribunale di Cagliari secondo cui lo svolgimento dell'assemblea deve essere assocurata dal preside.

    A presentare ricorso un gruppo di docenti di Cagliari. La sentenza è stata depositata il 25 di settembre del 2007. La sentenza ha decretato come non ci sia obbligo "in capo ai docenti di di presenziare alle assemblee studentesche d’istituto (“All’assemblea di classe o di istituto possono assistere, oltre al preside o ad un suo delegato, i docenti che lo desiderino”)."

    Secondo i giudici corretto svolgersi dell’assemblea deve essere assicurato dal preside, che ha un preciso potere di intervento nel caso di violazione del regolamento o in caso di constatata impossibilità di ordinato svolgimento dell’assemblea” (art. 14 comma 5 DLgs 297/94).

    Ma, attenzione, perché i giudici evidenziano che c'è obbligo da parte dei docenti di i rilevare le presenze e le assenze degli studenti quando l’inizio dell’assemblea coincida con l’orario iniziale della giornata scolastica”.

    Il Giudice ha altresì riconosciuto “fondata la pretesa dei ricorrenti di non presentarsi a scuola in occasione delle assemblee nelle ore successive alla prima, e comunque di lasciare il servizio dopo aver rilevato le presenze e le assenze”.
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    Assemblee d’istituto, professori o vigili?





    Lucio Ficara Martedì, 28 Ottobre 2014

    “Assemblee d’Istituto: obbligatoria la presenza del docente della prima ora”, ha sollevato altre domande. Senza sottovalutare il problema della vigilanza, si è voluto porre l’attenzione sulle norme legislative del Testo Unico della scuola, in tema assemblee studentesche, e su una sentenza emessa dal Tribunale di Cagliari, sempre sullo stesso tema

    AAAA

    Nel testo unico si evince che l’assemblea d’Istituto non è un obbligo per lo studente, che potrebbe tranquillamente non parteciparvi e decidere di seguire il regolare orario scolastico. In quel caso se un gruppo di studenti di una data classe, decidesse di non riunirsi in assemblea con il resto dei compagni di classe e di scuola, il docente di quella classe sarebbe obbligato a svolgere il suo orario di servizio regolarmente. L’obbligo del docente è quello di svolgere le attività didattiche in classe non di seguire e assistere gli alunni in assemblea. Questo dice la legge e questo sostiene anche il giudice del lavoro di Cagliari. É del tutto ovvio che il docente deve controllare che tutti gli studenti delle sue classi hanno aderito all’assemblea. Proprio per tale motivo è obbligatorio per il docente della prima ora di lezione fare l’appello e verificare chi aderisce all’assemblea. Una volta che gli alunni hanno raggiunto il luogo assembleare e si è avviata l’assemblea, la funzione del docente in termini di legge è terminata, nessuna responsabilità può essere imposta, nemmeno attraverso regolamenti d’Istituto che andrebbero a contrastare l’art.13 comma 8 del d.lgs 297/94.

    Certo che, proprio per tali norme, i dirigenti scolastici si trovano con il gravoso problema di garantire la vigilanza durante gli eventi assembleari. In molte scuole durante le assemblee d’Istituto i dirigenti scolastici programmano attività dipartimentali, ma non obbligano i docenti a vigilare, in quanto è ormai risaputo che non esiste obbligo di vigilanza, almeno che questa non venga offerta volontariamente. È anche vero che, esistono delle note ministeriali, in cui si sostiene che l'istituzione scolastica, durante l’assemblea d’Istituto, ha l'onere di adottare tutte le iniziative necessarie per la verifica delle presenze dei docenti e degli studenti, conformemente a quanto accade per la rilevazione delle presenze nelle giornate destinate allo svolgimento delle lezioni.

    Questa nota non si spinge oltre una semplice rilevazione e non parla di vigilanza. La rilevazione è un atto dovuto dell’Istituzione scolastica, in ragione del fatto che l’adesione all’Assemblea d’Istituto non è un obbligo per gli studenti, che quindi potrebbero rinunciarvi ed avere il diritto di fare regolarmente lezione. In buona sostanza alla domanda: “ i docenti sono professori o vigili?”, bisognerebbe rispondere senza dubbio che sono professori che conoscono bene quali sono i propri doveri quali i propri diritti.

    Tuttavia buon senso vuole che, i docenti stiano a scuola secondo l’orario di servizio, finché l’assemblea non è terminata e registrino le presenze e le assenze degli allievi. L’attività svolta in assemblea d’istituto è al pari dei viaggi d’Istruzione o delle visite guidate, una giornata di scuola che rientra negli almeno 200 giorni per rendere valido l’anno scolastico, resta il fatto che nessun dirigente scolastico potrebbe obbligare il docente a fare una uscita guidata, a fare un viaggio d’istruzione e a seguire un’assemblea d’Istituto. Almeno per adesso questo dice la legge e le norme di legislazione scolastica. E per la vigilanza delle assemblee d’Istituto? Ci dovrà pensare il Ds con il suo staff di direzione, senza abusare di norme che non esistono.

    Assemblee d’Istituto: obbligatoria la presenza del docente della prima ora


    Lucio Ficara Martedì, 28 Ottobre 2014

    In occasione dell’assemblea d’istituto, qual è il compito dei docenti in servizio? Devono seguire il proprio orario scolastico, oppure possono lasciare subito la scuola oppure ancora non venire del tutto? Vediamo di capirlo.

    AAAA



    Se si guarda in giro sul web, nei siti di alcune scuole, troviamo circolari riferite alle assemblee d’Istituto studentesche in cui si obbligano i docenti a vigilare sull’assemblea. Un Ds ad esempio in una circolare scrive: “ai docenti in servizio sono affidati compiti di vigilanza coadiuvati dai collaboratori scolastici. Invito, quindi, tutti i docenti in servizio a recarsi nella palestra della scuola per assolvere il disposto su richiamato”. Un'altra dirigente scolastica reggente, scrive nella circolare che ha per oggetto l’assemblea: “ i docenti impegnati nelle ore destinate all'assemblea sono chiamati a potenziare il controllo e la vigilanza rispettando ognuno il proprio orario di servizio”.

    Ma sono normativamente corrette circolare del genere? Pare proprio che il testo unico dica il contrario: nessun obbligo di vigilanza è dovuto dai docenti, quando gli alunni sono impegnati in assemblea d’Istituto. Per essere precisi riportiamo il comma 8 dell’art.13 del dlgs 297/94, dove si evidenzia che gli insegnanti non hanno obbligo di vigilanza degli alunni impegnati in assemblea d’Istituto.



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    Infatti in tale comma 8 è scritto: “non possono aver luogo assemblee nel mese conclusivo delle lezioni. All'assemblea di classe o di istituto possono assistere, oltre al preside od un suo delegato, i docenti che lo desiderino”. Il fatto che si usi il verbo possono e non devono e che si ribadisca che l’assistenza deve nascere volontariamente da un desiderio del docente, non lascia spazi interpretativi.

    Quindi non esistono obblighi di vigilanza che possono essere imposti dal dirigente scolastico, che se li imponesse violerebbe la legge. Ma c’è di più. Il docente che lo volesse, una volta avviata l’assemblea e quindi avendo fatto l’appello, questo si che è un obbligo di servizio, potrebbe liberamente allontanarsi dalla scuola essendo state interrotte le attività didattiche e non avendo, come già detto, obblighi di vigilanza.

    A dirlo è una sentenza del Tribunale Cagliari a cui si sono rivolti dei docenti sardi che venivano obbligati dal dirigente scolastico a rispettare l’orario di servizio all’interno dei locali scolastici. La sentenza depositata il 25 settembre 2007, mette in evidenza che nelle giornate di assemblea d’Istituto gli insegnanti della prima ora di lezione hanno l’obbligo di rilevare le presenze e le assenze degli studenti quando l’inizio dell’assemblea coincida con l’orario iniziale della giornata scolastica. Inoltre il Giudice ha riconosciuto corretto il comportamento del docente che non si presenta a scuola, in occasione delle assemblee, nelle ore successive alla prima, e comunque di lasciare il servizio dopo aver rilevato le presenze e le assenze.

    Ad onore del vero esistono anche tanti bravi dirigenti scolastici, rispettosi della legge e delle norme, che non obbligano, con circolari illegittime, l’insegnante alla vigilanza e nemmeno al rispetto del proprio orario di servizio.
     
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