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Pagamento supplenze. Per pagare i precari si tagliano i fondi per il funzionamento delle scuole
Pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto 185 del 16 dicembre che all'articolo 3 stanzia 64,1 milioni di euro per il pagamento delle supplenze dei docenti precari relativamente al 2014.
Lo stanziamento avviene in deroga alla effettiva disponibilità delle somme, che ha suscitato toni trionfalistici, ben presto smorzati.
Ricordiamo che si tratta di soldi da dare ai docenti precari per un lavoro già svolto, sinceramente non ci vediamo nulla di trionfalistico e di eccezionale che vengano pagati.
Ad ogni modo, nel comma 2 dell'artcolo 3, si dice, inoltre che si provvede al monitoraggio della spesa per le supplenze entro il mese successivo alla chiusura del trimestre e, nel caso, di scostamenti dal fabbisogno previsto (se, cioè, sono necessari più fondi) si dovrà procedere ad una compensazione delle risorse iscritte in bilancio per le spese di funzionamento delle istituzioni scolastiche per il pagamento delle supplenze brevi e saltuarie.
Il testo in gazzetta
Art. 3
Supplenze brevi
1. Per garantire pagamento delle supplenze brevi e saltuarie del
personale docente, amministrativo, tecnico e ausiliario e'
autorizzata la spesa nel limite di 64,1 milioni di euro, per l'anno
2014. Nelle more dell'adozione del decreto del Ministro dell'economia
e delle finanze di assegnazione dei fondi, lo stesso Ministero e'
autorizzato, sulla base delle vigenti procedure, ad ammettere al
pagamento entro i predetti limiti le spese per supplenze brevi e
saltuarie anche in deroga alla effettiva disponibilita' delle
suddette somme sui pertinenti capitoli e piani gestionali.
2. Il Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca
provvede al monitoraggio trimestrale delle spese per supplenze brevi
e saltuarie del personale docente, amministrativo, tecnico e
ausiliario, comunicando le relative risultanze al Ministero
dell'economia e delle finanze - Dipartimento della ragioneria
generale dello Stato entro il mese successivo alla chiusura di
ciascun trimestre. Nel caso in cui si verifichino scostamenti
rispetto al fabbisogno previsto, il Ministro dell'economia e delle
finanze, su proposta del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e
della ricerca, e' autorizzato ad apportare le necessarie variazioni
compensative tra le risorse iscritte in bilancio per le spese di
funzionamento delle istituzioni scolastiche e quelle relative al
pagamento delle supplenze brevi e saltuarie.
In pagamento supplenze brevi. I soldi alle scuola, l'avviso del MIUR
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precariosolitario.
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Pagamento supplenti: ecco da dove arriveranno i soldi
Reginaldo Palermo Venerdì, 19 Dicembre 2014
Per saperlo basta leggere l'articolo 3 del DL 185 appena depositato al Senato per essere convertito in legge. Per questa volta i soldi arriveranno dalla riduzione degli stanziamenti per assunzioni diverse. D'ora in poi dovranno arrivare da tagli interni al bilancio del Miur e precisamente dalle risosrse destinate alle spese di funzionamento delle scuole
fonte tecnica della scuola
E adesso, a smentire definitivamente i toni trionfalistici del sottosegretario Davide Faraone, arriva anche il testo ufficiale del decreto legge 185 del 16 dicembre scorso che all'articolo 3 stanzia 64 milioni di euro per liquidare gli stipendi del personale supplente.
La norma è limpida e chiara: per ora la copertura finanziaria viene trovata riducendo i fondi disponibili su diversi capitoli di spesa destinati alle assunzioni di personale (evidentemente, arrivati a fine ci si è accorti che non tutte le somme previste a bilancio sono state effettivamente impegnate).
Ma d'ora in poi il meccanismo sarà diverso.
Il secondo comma dell'articolo 3 contiene infatti una specificia clausola di salvaguardia che così recita: "Nel caso in cui si verifichino scostamenti rispetto al fabbisogno previsto, il Ministro dell'economia e delle finanze, su proposta del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, è autorizzato ad apportare le necessarie variazioni compensative tra le risorse iscritte in bilancio per le spese di funzionamento delle istituzioni scolastiche e quelle relative al pagamento delle supplenze brevi e saltuarie".
In altre parole, d'ora in poi se i soldi per le supplenze non basteranno si procederà come avvenuto già in passato: le risorse destinate al funzionamento saranno spostate sul capitolo di spesa delle supplenze. Sarebbe interessante sapere per quale curioso motivo una operazione di questo genere sia stata definita da Faraone "gesto politico di grande responsabilità".
Ma forse la spiegazione è che - spesso - i misteri della politica sono assai più complessi dei misteri della fede..