Istruzione degli Adulti tra luci ed ombre Resoconto dell'incontro presso il MIUR.

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    Istruzione degli Adulti tra luci ed ombre
    Resoconto dell'incontro presso il MIUR.


    05/02/2015


    Si è svolta ieri, 4 febbraio scorso presso la Direzione Generale degli ordinamenti, una riunione sullo stato dell'arte dell'Istruzione degli Adulti. L'incontro, richiesto da tutte le Organizzazioni sindacali, ha consentito di fare una panoramica sulle iniziative messe in campo dal MIUR e sulle principali criticità del settore.

    In particolare il MIUR ha presentato

    i dati relativi ai CPIA avviati nel corrente anno scolastico 2014/15, nonché le disposizioni emanate dal Ministero per consentire il loro "regolare" funzionamento
    i dati relativi ai progetti assistiti avviati con la nota 4241 del 31 luglio 2013
    la nota ministeriale 842 del 3 febbraio 2015 con la quale sono state trasmesse le "Linee guida per la realizzazione del Piano di Attività per l'Innovazione DEll'Istruzione degli Adulti (P.A.I.DE.I.A) nell'ambito delle misure nazionali di sistema previste dall'art. 11 comma 10 del Regolamento sul''istruzione degli Adulti (DPR 263/12).
    gli adempimenti per l'avvio e il funzionamento dei CPIA a.s. 2015/16
    la bozza di circolare sulle Iscrizioni ai percorsi di istruzione per gli adulti a.s. 2015/16.

    In premessa, la FLC CGIL ha segnalato come nel documento governativo "La buona scuola" non vi sia alcun riferimento all'Istruzione degli Adulti, nonostante la grande tradizione su questo settore della scuola italiana.

    Del resto il tragico avvio dei CPIA deliberati per l’anno scolastico 2014/2015, nella completa assenza di rispetto della circolare 36 del 2014, che assegnava precisi ambiti di intervento al Ministero e agli Uffici periferici, è un segnale che parla di tentativo di dismissione del sistema. La FLC CGIL ha ricordato nuovamente al tavolo gli incredibili ritardi dell'Amministrazione che tuttora stanno comportando forti disagi nella corretta funzionalità degli istituti oltre che contenziosi (ad esempio sulla spartizione dei “beni” e dei locali, sulle graduatorie di istituto del personale e sulla nomina dei supplenti).

    Abbiamo denunciato il comportamento, sia del Ministero che degli Uffici Territoriali, che poco o nulla hanno fatto in difesa degli organici degli ex corsi serali (ora corsi di secondo livello). Ciò è avvenuto nonostante le opzioni previste nella circolare ministeriale 36/14. Il rischio di un progressivo disimpegno del MIUR su questo segmento del sistema educativo appare assai concreto. Contro questa deriva la FLC CGIL si opporrà con tutte le azioni del caso.

    Abbiamo richiesto come la possibilità di iscrizione ai percorsi dell'Istruzione degli Adulti fino al 15 ottobre, deve rappresentare un'opportunità per dare stabilità ai CPIA e ai corsi di secondo livello, e non uno strumento per effettuare ulteriori tagli di personale. Per questo abbiamo chiesto che la definizione dell'organico di fatto dei percorsi di Istruzione degli Adulti venga effettuato con flessibilità e con tempi compatibili con i bisogni formativi dell’utenza, in particolare quella dei migranti.

    La FLC CGIL ha sottolineato come l’iscrizione dei ragazzi quindicenni deve avvenire soltanto in casi eccezionali e previa vigilanza degli USR sulle motivazioni. Abbiamo chiesto al Dipartimento di vigilare su provvedimenti anomali segnalati in alcune regioni

    In attesa delle definizione di nuovi e specifici parametri, abbiamo chiesto che tutti CPIA abbiano comunque un Dirigente Scolastico e un DSGA, mediante l'adozione del parametro unico (minimo 400 alunni) utilizzabile per tutte le istituzioni. A tal proposito la FLC ha espresso la propria netta contrarietà all'istituzione di CPIA “monstre” sia in termini di iscritti che di estensione territoriale della rete delle sedi di erogazione del servizio. Il termine “sottodimensionato” non ha senso per un segmento di scuola che deve agire in territori deprivati a cui non si possono sottrarre percorsi di formazione in nome di un numero che mal si adatta a quel territorio.

    Nessun posto di personale ATA deve essere sottratto ai CPIA a seguito del taglio di organico previsto dalla Legge di stabilità. In alcuni casi ciò potrebbe significare la chiusura di sedi di erogazione del servizio. Gli USR devono stipulare accordi con gli Enti locali che devono essere garanti prima di tutto dell’offerta pubblica dell’Istruzione degli Adulti.

    La FLC CGIL apprezza il lavoro svolto dal Dipartimento degli Ordinamenti, ma esprime preoccupazione sullo scenario che si palesa dietro le politiche ministeriali sull’Istruzione degli Adulti, un settore della scuola che risulta fondamentale alla luce della situazione socio economica del Paese che causa aumento della dispersione scolastica e dei bisogni di apprendimento permanente.

    Appare indispensabile che il MIUR investa in termini di risorse umane e finanziarie su tutta la filiera dell'Istruzione degli Adulti, considerati gli impegnativi compiti che le sono state affidate dal'Accordo di partenariato sottoscritto dal nostro paese con l'Unione Europea.

    “Senza oneri per lo Stato” è un diktat che va eliminato dal Regolamento del 2012, come da tutte le politiche scolastiche. Investimenti, formazione, innovazione devono essere le parole d’ordine per determinare il successo scolastico di tutti, a partire da chi ha più bisogno della Scuola.

    La FLC CGIL si è riservata di inviare a breve osservazioni e proposte sulla bozza di circolare sulle iscrizioni.
     
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    Il report dell'incontro al ministero

    Il 4 febbraio si è tenuta presso la direzione generale per gli ordinamenti scolastici del MIUR una riunione informativa con i sindacati scuola sul’avvio ed il funzionamento dei CIPIA nel corrente anno scolastico. Per la UIL Scuola ha partecipato Antonello Lacchei.
    I rappresentanti del Ministero hanno presentato una serie di dati sul primo biennio di attuazione (numero dei progetti assistiti dell’a.s. 2013/14, di CPIA attivati nell’as 2014/15 e di nuove attivazioni già concordate per l’a.s 2015/16) e riferito di diverse azioni di monitoraggio, di incontro e condivisione con gli USR e con le altre Direzioni generali del MIUR interessate, e di definizione delle linee guida per la realizzazione del progetto PAIDEIA con i rapresentanti degli USR nei quali sono già attivi i CPIA.
    La UIL ha evidenziato la confusione ed i ritardi che nei diversi territori accompagnano la gestione del cambiamento.
    Occorre potenziare i CPIA come snodi delle reti territoriali di servizio per l'apprendimento permanente, su cui esiste una giusta attenzione della Conferenza delle Regioni. Insieme alla altre organizzazioni ha chiesto una verifica sullo stato degli organici di diritto e di fatto, sia nei CPIA che nei corsi serali e sull'utilizzo del 30% delle risorse residuate dalla riduzione del monte ore di funzionamento, destinate all'IdA ed impropriamente utilizzata per altre finalità.
    L'amministrazione non ha dato disponibilità a rinviare di un anno la messa a regime del nuovo sistema.
    Per la UIL occorre investire sulla formazione, sia degli addetti che dei referenti dell'amministrazione scolastica al fine di supportare il nuovo assetto ordinamentale. Il progetto Paideia fornisce solo una prima risposta al problema.
    Questo ha la funzione di avviare un Piano di attività per l’innovazione dell’Istruzione degli Adulti, a sostegno dell’autonomia dei CPIA e sarà attuato da Indire, Invalsi e gli Uffici Scolastici Regionali per la Lombardia, il Veneto, il Friuli Venezia Giulia, l’Emilia Romagna, la Toscana, l’Umbria e la Puglia (regioni ove sono stati già attivati i CPIA). Aggregazioni interregionali devono definire i progetti entro il 27 febbraio.
     
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