Asdi 2015, debutta il nuovo sussidio per accompagnare alla pensione

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    Asdi 2015, debutta il nuovo sussidio per accompagnare alla pensione



    Sabato, 14 Marzo 2015 15:00
    Scritto da Giorgio Gori

    I lavoratori con età prossima al pensionamento che hanno già fruito della Naspi esaurendo il periodo di tutela potranno accedere ad un secondo ammortizzatore per una durata massima di sei mesi.

    I lavoratori che hanno esaurito la Naspi entro il 31 dicembre 2015 potranno accedere ad un nuovo ammortizzatore sociale attraverso regole e modalità che saranno stabilite con un Dpcm da approvare entro i primi di Giugno. E' quanto prevede l'articolo 16 del Dlgs 22/15 di riordino degli ammortizzatori sociali.

    Arriva dunque un'ulteriore tutela per il sostegno al reddito per coloro che alla scadenza della Naspi sono ancora privi di occupazione e si trovano in una condizione economica di bisogno. In particolare, nel primo anno di applicazione, potranno fruire prioritariamente dell'Asdi i lavoratori appartenenti a nuclei familiari con minorenni e quelli in età prossima al pensionamento.

    L'assegno è erogato mensilmente per una durata massima di sei mesi ed è pari al 75 per cento dell'ultima indennità NASpI percepita, e, comunque, in misura non superiore all'ammontare dell'assegno sociale (circa 450 euro al mese per il 2015). Il suo ammontare però potrà essere incrementato per gli eventuali carichi familiari del lavoratore.

    In pratica potranno accedere all'asdi solo i lavoratori dipendenti che hanno perso il lavoro dal 1° maggio in poi e terminano la fruizione della Naspi entro il dicembre di quest'anno. Costoro, se avranno un reddito sotto una determinata soglia (ancora da stabilire), potranno presentare domanda all'Inps per un sostegno ulteriore di 6 mesi; nell'evasione della domanda l'Inps terrà prioritariamente conto della vicinanza dell'età pensionabile e/o della presenza di minori.

    Gli esclusi. Da quanto si apprende saranno, invece, esclusi dall'assegno i parasubordinati e gli autonomi così come i lavoratori del pubblico impiego a tempo indeterminato. Esclusi anche tutti i lavoratori che hanno perso il posto prima del 1° maggio 2015 (in quanto non soggetti alla Nuova Aspi) e coloro che terminano la Nuova Aspi dopo il 31 dicembre 2015 a meno di una estensione della durata dell'ammortizzatore.

    Le condizioni. Come per la Nuova Aspi la corresponsione dell'Assegno è condizionata all'adesione ad un progetto personalizzato redatto dai competenti servizi per l'impiego, contenente specifici impegni in termini di ricerca attiva di lavoro, disponibilità a partecipare ad iniziative di orientamento e formazione, accettazione di adeguate proposte di lavoro. La partecipazione alle iniziative di attivazione proposte sarà obbligatoria, pena la perdita del beneficio. In caso di redditi derivanti da nuova occupazione l'assegno potrà, entro determinati limiti, essere parzialmente cumulati con l'assegno.

    Un decreto per fissare i termini. I dettagli del nuovo ammortizzatore saranno comunque precisati attraverso un decreto interministeriale, da emanare entro 90 giorni dall'entrata in vigore del Dlgs 22/15, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato e Regioni. Nel decreto saranno definiti: gli incrementi dell'assegno per eventuali carichi familiari del lavoratore; la situazione economica di bisogno del nucleo familiare con l'applicazione dell'Isee; i limiti ed i criteri di cumulabilità dei redditi da lavoro conseguiti nel periodo di fruizione dell'Asdi; le caratteristiche del progetto personalizzato e il sistema degli obblighi e delle sanzioni connessi al progetto personalizzato; i flussi informativi tra i servizi per l'impiego e l'Inps volti ad alimentare il sistema informativo dei servizi sociali, per il tramite del Casellario dell'assistenza; i controlli per evitare la fruizione indebita della prestazione e le modalità di erogazione dell'Asdi attraverso l'utilizzo di strumenti di pagamento elettronico.

    Fondi ed erogazione. L'Asdi sarà finanziato con un fondo istituito presso il Lavoro , la cui dotazione è pari a complessivi 200 milioni per ciascuno degli anni 2015 e 2016. Nel limite massimo dell'1% dello stanziamento, si potranno finanziare anche le attività di assistenza tecnica per il supporto dei servizi per l'impiego, il monitoraggio, la valutazione e le iniziative di comunicazione per la diffusione della conoscenza dell'Asdi. La gestione dell'Asdi sarà effettuata dall'Inps, che lo riconoscerà in base all'ordine cronologico di presentazione delle domande. Nel caso di insufficienza delle risorse, l'Istituto non prenderà in c onsiderazione ulteriori domande, perché in nessun caso l'Asdi potrà essere erogato quando le risorse del Fondo saranno esaurite, salvo stanziamenti ulteriori.

    Leggi Tutto: http://www.pensionioggi.it/notizie/previde...1#ixzz3USMcjgIn
     
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