Potenziare l'orientamento, troppe le scelte formative e occupazionali errate.

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    Potenziare l'orientamento, troppe le scelte formative e occupazionali errate. I dati AlmaDiploma


    di Patrizia Del Pidio


    "L’indagine AlmaDiploma sulle scelte formative ed occupazionali dei diplomati 2014" evidenzia quanto spesso si facciano grossolani errori nelle scelte del percorso scolastico da seguire anche, e soprattutto, per un orientamento superficiale alla scuola secondaria di I grado.

    Questi errori nelle scelte, nonostante la scolarizzazione della popolazione giovanile si sia ampliata (nel 2013 il 77% dei diciannovenni sono giunti al diploma di scuola media superiore), evidenziano le difficoltà incontrate dall’istruzione italiana in ambito abbandoni e ripensamenti.

    Il rapporto in questione ha coinvolto circa 90mila diplomati provenienti da 350 istituti che rivela quanto la quota dei pentiti, coloro che se potessero tornare indietro sceglierebbe una scuola superirore differente, cresce con il trascorrere del tempo.

    I pentiti sono vittime di una scelta effettuata a 14 anni dietro il suggerimento degli insegnanti della scuola dell’obbligo e, naturalmente, dei propri genitori. E’ noto, comunque, che la scelta del percorso di scuola secondaria di secondo grado avviene in un periodo molto delicato della vita, in cui è raro che i ragazzi hanno raggiunto la maturità necessaria a compierla in piena consapevolezza.

    Se si potesse tornare indietro il 44% degli studenti compirebbe una scelta diversa. Questi errori nella scelta delle scuole superiori, pregiudicano poi gli studi universitari, creando giovani indecisi e insoddisfatti che tendono a voler abbandonare gli studi.

    In tal senso sembra indispensabile creare un passaggio fondamentale tra la scuola dell’obbligo e gli studi superiori con politiche di orientamento mirate che aiutino i giovani sia nella scelta degli studi sia nell’accesso al mercato del lavoro.

    Sempre nell’indagine viene sottolineata l’importanza dell’alternanza scuola-lavoro poiché il 34% fra gli occupati che hanno svolto alternanza lavora nella stessa azienda in cui ha svolto il progetto.
    Conseguenze delle scelte errate

    Nell’indagine di AlmaDiploma si indaga su quelle che sono le conseguenze delle scelte errate della scuola da frequentare da parte dei quattordicenni: a un anno dal diploma ben 18 diplomati su 100 si rende conto di aver fatto una scelta sul percorso universitario sbagliata. Tra i diplomati nel 2013 che dopo il diploma hanno deciso di continuare gli studi il 7% ha abbandonato l’università già nel corso del primo anno e l’11% anche se è attualmente all’Università ha già cambiato ateneo e corso di studi.

    Quali studenti abbandonano gli studi? Il 3% dei liceali, l’11% dei diplomati tecnici e il 24% dei professionali. E’ più alta la percentuale di abbandoni per chi ha ottenuto un voto basso al diploma di maturità.
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    Orientamento scuola secondaria secondo grado. Quali sono lauree e competenze richieste dalle imprese


    di Nino Sabella


    AlmaLaurea, in collaborazione con Centromarca, Associazione Italiana dell’Industria di Marca, ha svolto un’indagine sulla tipologia di neolaureati che i grandi marchi cercano: “I neolaureati nel mondo del lavoro e nell’industria di marca – Canali di reclutamento, profili, esigenze delle imprese”.

    L’indagine ha coinvolto 256 aziende, operanti nel settore agricolo, industriale e dei servizi, e si è posta l’obiettivo di illustrare sulla base dei dati raccolti: la previsione delle assunzioni di neolaureati nel biennio 2015/2016; i canali di reclutamento; la rispondenza tra domanda e offerta; l’importanza di soft skills e competenze trasversali; le criticità nel collegamento università-impresa.

    Sono stati i responsabili del reclutamento del personale delle aziende, oggetto d’indagine, a fornire tutte le informazioni richieste.

    Gli inserimenti di neolaureati si prevede che, nel biennio 2015/2016, siano da 1 a 20 per il 60% delle imprese coinvolte, oltre 50 per l’11%. Nel biennio precedente sono stati assunti da 5 a 20 neolaureati nel 23% delle aziende, oltre 50 nel 20%.

    I canali di ricerca per il reclutamento più utilizzati sono il placement universitario e il sito internet aziendale, seguiti dai servizi di selezione offerti da AlmaLaurea, i centri per l’impiego, i social network e social media, in particolare LinkedIn.

    Le lauree maggiormente ricercate sono quelle di secondo livello, vertenti su discipline economico-statistiche e la laurea in ingegneria.

    Le aziende chiedono, inoltre, la conoscenza delle lingue, regolarità degli studi, competenze trasversali ed esperienze all’estero, richieste soddisfatte solo parzialmente.

    Come ha sottolineato AlmaLaurea, l’analisi, pur non avendo la pretesa di rappresentare l'intero panorama del tessuto imprenditoriale nazionale, offre un quadro delle aspettative che emergono dal mondo delle imprese rispetto ai i neolaureati".
    Indagini, come quella curata da AlmaLaurea, potrebbero essere utilizzate dalle scuole secondarie di secondo grado nell’ambito dei percorsi di orientamento in uscita, previsti per gli allievi che dovranno scegliere la facoltà universitaria e il corso di laurea o l’attività lavorativa da intraprendere.

    Partendo da dati oggettivi, la scelta potrà essere più ragionata e soggetta a una minore percentuale di errore.

    Dai dati dell’indagine suddetta, ad esempio, è evidente che per avere maggiori probabilità di trovare lavoro dopo la laurea, relativamente alla tipologie di aziende oggetto dell’indagine, bisogna aver conseguito una laurea in ingegneria o economia nei tempi previsti dai rispettivi corsi, conoscere le lingue, essere in possesso di competenze trasversali e aver fatto esperienza all’estero.

    L’orientamento in uscita nella scuola secondaria di secondo grado deve essere necessariamente connesso al mondo del lavoro e delle professioni, in quanto le scelte che segnano la carriera professionale dei giovani vengono effettuate, nella maggior parte dei casi, al termine della detta scuola secondaria.

    Un contributo al potenziamento delle attività e delle capacità d’orientamento dei nostri alunni è giunto dalla legge n. 107/2015 che, al comma 7, pone la definizione di un sistema d’orientamento tra gli obiettivi prioritari della Scuola, da conseguire grazie ai docenti dell’organico del potenziamento.

    Il comma 28 della summenzionata legge prevede il curriculum dello studente che, associato a un’identità digitale, raccoglie tutti i dati relativi al percorso degli studi, alle competenze acquisite, agli insegnamenti opzionali eventualmente scelti, alle esperienze di alternanza scuola – lavoro. Tutti dati utili a favorire l’inserimento nel mondo del lavoro o a effettuare consapevolmente la scelta della facoltà universitaria e del corso di laurea.

    L’alternanza scuola – lavoro, prevista dal comma 33, si svolge dal terzo anno delle scuole secondarie di secondo grado, per un totale di 400 ore nel secondo biennio e nel quinto anno degli Istituti tecnici e professionali e 200 ore nel triennio dei licei.

    Le Istituzione scolastiche, inoltre, possono organizzare, ai sensi del comma 29, percorsi di orientamento utilizzando anche finanziamenti esterni.
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