Domani il Giorno del Ricordo

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    Domani il Giorno del Ricordo


    Aldo Domenico Ficara Lunedì, 09 Febbraio 2015





    Ricorre domani, 10 febbraio, il ‘Giorno del Ricordo’, per conservare e rinnovare la memoria della tragedia che ha colpito gli Istriani, i Fiumani e i Dalmati nel secondo dopoguerra.

    fonte tecnica della scuola

    Con la pubblicazione di una nota inviata agli Uffici scolastici regionali, all'Intendenza scolastica per la lingua italiana di Bolzano, all'Intendenza scolastica per la lingua tedesca di Bolzano, all'Intendenza scolastica per la lingua ladina di Bolzano, alla provincia di Trento Servizio Istruzione, alla Sovrintendenza agli studi per la regione autonoma della Valle D'Aosta, il ministro Stefania Giannini scrive: “Con la legge 30 marzo 2004, n. 92, il Parlamento italiano ha riconosciuto il 10 febbraio quale ‘Giorno del Ricordo’, con l'obiettivo di conservare e rinnovare la memoria della tragedia che ha colpito gli Istriani, i Fiumani e i Dalmati nel secondo dopoguerra, vittime delle Foibe e costretti all'esodo dalle loro terre. In occasione di questa giornata le scuole di ogni ordine e grado sono invitate, nella piena autonomia organizzativa e didattica, a prevedere iniziative volte a diffondere la conoscenza dei tragici eventi che costrinsero centinaia di migliaia di italiani, abitanti dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia, a lasciare le loro case, spezzando secoli di storia e di tradizioni. Tali iniziative saranno inoltre utili per valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani dell'Istria, di Fiume e delle coste dalmate - in particolare ponendo in rilievo il contributo degli stessi allo sviluppo sociale e culturale del territorio della costa nord-orientale adriatica - e a preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti nel territorio nazionale e all'estero.

    Si invitano pertanto le SS.LL., anche mediante la collaborazione con le Associazioni degli esuli, le quali potranno fornire un importante contributo di analisi e di studio, a sensibilizzare le giovani generazioni su questi tragici fatti storici, al fine di ricordare le vittime e riflettere sui valori fondanti la nostra Costituzione“.
     
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    Il giorno del ricordo. Alle 16,30 la commemorazione a Montecitorio


    Pasquale Almirante Martedì, 10 Febbraio 2015

    Ogni 10 febbraio il pensiero del paese va alle migliaia di connazionali massacrati e gettati ancora vivi nelle foibe dai partigiani comunisti jugoslavi di Tito tra il '43 e il '47. La politica, per rendere omaggio alle vittime delle foibe e agli esuli giuliano dalmati, si fermerà alle 16.30

    fonte tecnica della scuola

    Si trattò di una pulizia politica ed etnica che riguardò non solo i nazisti e i fascisti, ma anche uomini di chiesa, comunisti. il massacro più vasto a guerra finita, nel maggio del 1945, per costringere gli italiani a fuggire dalle province istriane, dalmate e della Venezia Giulia. Secondo le fonti più accreditate le vittime furono almeno 5000, ma diversi storici parlano di oltre diecimila, centinaia di migliaia gli esuli

    In questa giornata il ricordo della Nazione va a loro e a tutti i 350mila italiani costretti a fuggire dalle loro terre in quel periodo di grande confusione bellica.

    Molti connazionali finirono in campi profughi dove rimasero per anni.

    Tanti furono costretti a fuggire in altre città italiane o all’estero.

    L'esodo durò oltre 10 anni, ma per oltre mezzo secolo tutto rimase avvolto dal silenzio, un silenzio durato 60 anni, benché si trattasse di una tra le pagine più dolorose della storia italiana.

    Solo nel 2004, esattamente 11 anni fa, arrivò una legge, una norma che istituì il giorno del ricordo per le vittime delle foibe e dell’esodo: quel giorno è il 10 febbraio. Si tratta di una data simbolica che fa riferimento al 1947, quando entrò in vigore il trattato di pace con cui le province di Pola, Fiume, Zara, parte delle zone di Gorizia e di Trieste, passarono alla Jugoslavia. all'indomani dell'armistizio si scatenò l'offensiva dei partigiani comunisti contro i nazisti e fascisti.

    Il massacro più vasto avvenne a guerra finita, nel maggio del 1945, per costringere gli italiani a fuggire dalle province istriane, dalmate e della Venezia Giulia.

    La politica, per rendere omaggio alle vittime delle foibe e agli esuli giuliano dalmati, si fermerà alle 16.30, quando nella sala della regina di palazzo Montecitorio, alla presenza del presidente della repubblica Mattarella, ci sarà la celebrazione del "giorno del ricordo".

    Aprirà la cerimonia il presidente dell'associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, e poi prenderanno la parola la giornalista Lucia Bellaspiga, il sottosegretario agli esteri Benedetto della Vedova e la ministra dell`istruzione, dell`università e della ricerca, Stefania Giannini. l`intervento di chiusura sarà della presidente della camera, Laura Boldrini. (Rainews24)
     
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