Anief, Unicobas e USB: si sciopera il 24 aprile

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    Anief, Unicobas e USB: si sciopera il 24 aprile




    Reginaldo Palermo Venerdì, 20 Marzo 2015

    Ma la proposta è rivolta anche agli altri sindacati e alle associazioni. Secondo Uncobas il punto più caldo riguarda la questione della titolarità territoriale del personale docente che in tal modo non avrà più alcuna garanzia rispetto alla propria sede di servizio.

    FONTE TECNICA DELLA SCUOLA

    Nelle stesse ore in cui il ministro Giannini annuncia che il ddl di riforma della scuola è pronto per iniziare il suo percorso in Parlamento e mentre i sindacati rappresentativi presentano un propria proposta alternativa, il sindacalismo di base passa al contrattacco e proclama uno sciopero dell'intero comparto scuola per il 24 aprile.
    L'iniziativa parte da Anief, Usb e Unicobas che affermano: "Il piano-Scuola Renzi è assolutamente inaccettabile: non rispetta il diritto dei precari ad essere assunti e distrugge lo stato giuridico ed economico di tutto il personale della scuola. Va bloccato subito dal fronte unito della scuola".
    In realtà i tre sindacati di base si rivolgono anche alle altre organizzazioni e sperano di riuscire a far convergere sulla proposta anche altre soggetti, soprattutto il variegato "movimento" che in questa fase sta sostenendo la proposta della LIP.
    L'Unicobas, per parte sua sta anche sottolineando i rischi che i docenti correranno in prima persona se davvero verrà approvato il disegno di legge.
    La questione più complessa, secondo il segretario nazionale Stefano d'Errico, riguarda il nuovo istituto della "titolarità territoriale"
    "D'ora in avanti - denuncia d'Errico - tutti i neo-assunti finiranno in un 'ruolo' regionale, all'interno del quale potranno scegliere solo un ambito (ed un albo) territoriale (come gli insegnanti di religione, che operano nei limiti di una diocesi). A questo punto dovranno iniziare a fare la 'questua' dai dirigenti scolastici di quell'ambito per ottenere, previo colloquio, il posto in un istituto: quest'incarico avrà durata triennale che, se non riconfermato, obbligherà al ritorno nel 'limbo' territoriale".
    "E chi non verrà 'scelto' - aggiunge d'Errico - rimarrà a disposizione sul'intero territorio a fare solo supplenze e sostituzioni".
    "in sostanza - prosegue ancora l'Unicobas - con l’ ‘organico funzionale’ ognuno diventerà titolare “in una rete di scuole” dalla quale i dirigenti pescheranno il loro ‘team’. Non esisteranno più vincoli di graduatoria, né diritti acquisiti e in tal modo i docenti diventeranno gli unici nel settore pubblico a non avere più diritto alla titolarità sul posto di lavoro. Non solo, ma a questo punto, la mobilità sarà completamente decontrattualizzata".
    Ci sono poi molte altre questioni per le quali secondo l'Unicobas è necessario scioperare, a partire dalla eliminazione delle garanzie contrattuali per arrivare al meccanismo sulla premialità e ai "super poteri" dei dirigenti scolastici contenuti nel disegno di legge.
     
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    USB: LIBERIAMO LA SCUOLA: 24 aprile 2015 È SCIOPERO!




    di Giulia Boffa


    Comunicato USB - L'Unione Sindacale di Base, insieme all'UNICOBAS e all'ANIEF, ha proclamato per il 24 aprile una intera giornata di SCIOPERO UNITARIO per tutti i lavoratori della Scuola. Già altre organizzazioni di
    base e conflittuali stanno facendo pervenire le loro proclamazioni al Ministero e alla Commissione “anti-sciopero”, in primis l'ORSA-Scuola ma si attendono risposte dalla CUB, dallo SLAI-Cobas e altri ancora.

    Si sta costruendo nella lotta il fronte dei sindacati anti-collaborazionisti, la vera risposta alle politiche di
    distruzione della scuola pubblica statale che unisce le rivendicazioni dei lavoratori -di ruolo, precari e disoccupati- al diritto all'istruzione e al sapere critico delle nuove generazioni.

    Ecco le motivazioni dello sciopero nel testo della proclamazione di USB:

    “..l'annuncio del Disegno Legislativo chiamato “Buona Scuola” da parte del Governo e la conseguente apertura del dibattito parlamentare impone al personale della Scuola di manifestare apertamente il proprio orientamento sui contenuti divulgati in questi ultimi giorni;

    i contenuti finora divulgati, ricalcano e ampliano la “riforma Gelmini” e tutti i regolamenti applicativi dalla scuola per
    l'infanzia a quella per gli adulti. Intrecciandosi con la Riforma della Pubblica Amministrazione e al Decreto “Brunetta”, così come ai provvedimenti legislativi sulle pensioni o sulla malattia, questo DDL produce la generale mortificazione della dignità anche professionale del personale.

    La gestione “privatistica” dei Fondi Europei nascosta anche dallam demagogia sulla “manutenzione” degli edifici scolasti; l'invadenza dei privati anche con le Fondazioni degli ITS, il blocco dei Contratti dal 2007 e l'uso massiccio di forme contrattuali precarie esterne al CCNL della Scuola*, come i contratti a prestazione d'opera o il ricorso a cooperative e consorzi di aziende esterne -per le pulizie, i sistemi informatici o per fornire quell'“ampliamento
    dell'offerta formativa” decurtata dai vari Governi- provocano uno sperpero delle risorse pubbliche e l'impoverimento dei lavoratori e la loro ricattabilità.

    Fatti questi che indicano il contesto in cui si colloca questa ennesima “rivoluzione” e ne restituiscono il carattere
    restauratore pre-repubblicano della trasformazione “genetica” che si sta operando sulla Scuola che dovrebbe essere, invece, della Costituzione. Le molteplici sentenze nazionali ed europee di condanna dell'operato del MIUR continuamente disattese ne sono una parziale testimonianza;

    [..] USB in questi anni ha sempre cercato un dialogo, lo ricercherà sempre con il Ministero e con il Governo ma questo non potrà risolversi, come avviene oggi con i sindacati “firmatari”, sulla base della esclusione dei lavoratori dalla partecipazione attiva alle scelte sulla propria vita e dei loro figli, a partire dal loro diritto negato di assemblea sindacale. Tanto meno potrà avvenire sul giuramento di fedeltà a bilanci e piani di spesa dettati dalla Unione Europea con il Fiscal Compact;

    per tutto questo si rende necessaria la proclamazione dell'azione di sciopero;

    l'Unione Sindacale di Base -Pubblico Impiego - Scuola proclama lo sciopero nazionale per l'intera giornata del 24 aprile 2014, di tutto il personale docente e Ata in servizio presso le scuole di ogni di ogni ordine e grado, in Italia e all'estero.”
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