EMERGENZA FUMO PASSIVO

ne vogliamo parlare?

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  1. simonbay
     
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    VOGLIAMO FARE QUALCOSA? O COME AL SOLITO FACCIAMO FINTA DI NON VEDERE NULLA?

    LEGGETE QUESTA NOTIZIA. GRAZIE


    FUMO: CORTILE SCUOLA PEGGIO DI TANGENZIALE, ESPERIMENTO A MILANO

    Milano, 31 mag. (Adnkronos Salute) - Le sigarette trasformano i cortili delle scuole in 'camere a gas' a cielo aperto, fazzoletti di superficie urbana più sporchi dell'aria che si respira nelle strade trafficate. A lanciare l'allarme sono i ricercatori dell'Istituto nazionale tumori (Int) di Milano, che come ogni anno, in occasione della Giornata mondiale senza tabacco che si celebra oggi, hanno condotto un nuovo test sui rischi del fumo passivo. Un'emergenza che nel pianeta fa registrare circa 600 mila morti ogni anno. Nemmeno a scuola i ragazzi sono al sicuro da questi veleni, avvertono gli scienziati durante l'incontro annuale dedicato agli studenti degli istituti medi e superiori. L'esperimento dimostra infatti che nel corso dell'intervallo di metà mattina, nel cortile di una scuola-tipo della metropoli lombarda, la quantità di polveri sottili Pm2,5 (particelle inquinanti sprigionate dalla combustione delle 'bionde') contenuta in un metro cubo d'aria è "in media 8 volte superiore al normale", calcolano gli esperti. Mentre i valori di particolato Pm1 (corpuscoli ancora più fini e quindi più pericolosi per la salute, perché in grado di penetrare più in profondità nei polmoni) schizzano alle stelle aumentando "di oltre 15 volte". Risultato: "L'aria che respirano i ragazzi è inquinata quanto quella di una strada di grande traffico". Un po' come fare ricreazione in tangenziale, nell'ora di punta. La misurazione dello smog da sigaretta è solo l'ultimo di una lunga serie di test - i più recenti sono stati i rilevamenti negli stadi e nei parchi pubblici - effettuati dai ricercatori dell'Irccs di via Venezian nell'ambito del progetto 'La scuola della salute', rivolto ai ragazzi del grado secondario e ideato per insegnare ai più giovani, proprio attraverso l'esperienza diretta sul campo, non solo perché non fumare, ma anche a mangiare in maniera sana. Questa mattina sono stati illustrati i primi risultati del progetto, nato dalla collaborazione tra Int, ministero dell'Istruzione, università e ricerca, associazione Chiamamilano e i licei 'Bartolomeo Zucchi' di Monza, 'Agnesi' di Milano e 'Machiavelli' di Pioltello. Ad animare l'aula grande dell'Istituto tumori anche Andrea Pellizzari e Mauro Casciari della trasmissione televisiva 'Le Iene', e un contributo video del comico Giorgio Verduci di 'Zelig'. L'ultimo esperimento sulle insidie del fumo passivo - descritto ai ragazzi da Giovanni Invernizzi, Ario Ruprecht, Cinzia De Marco e Leonardo Rosato Rossi - ha avuto come teatro il cortile di una scuola campione del capoluogo lombardo, dove gli scienziati hanno rilevato i livelli di polveri Pm2,5 e Pm1. Queste sostanze, ricordano, sono particelle molto simili al Pm10 prodotto dai motori delle auto e in base ai cui livelli si decide periodicamente il blocco del traffico nelle grandi città. In realtà, si tratta di particelle rispettivamente 4 e 10 volte più sottili del Pm10, e dunque molto più pericolose: "Grazie alle loro ridotte dimensioni, pari a un quarto di centesimo di millimetro e a un millesimo di millimetro, penetrano in profondità nei polmoni anche di chi non fuma, arrivando sino agli alveoli e da lì nel sangue", ammoniscono gli esperti. Il test condotto nel cortile ha evidenziato che i livelli di Pm2,5 passavano da una media di 8,3 microgrammi per metro cubo d'aria, rilevata prima dell'intervallo di metà mattina, a una media di 30,5 microgrammi nel corso della ricreazione, con una punta massima registrata di oltre 90 microgrammi/metro cubo (quasi 11 volte in più rispetto al dato medio base) tra le 11 e le 11.05. Anche le particelle Pm1 passavano da un valore medio base di 1,3 microgrammi/metro cubo, misurato prima dell'intervallo, a una media di 11,2 microgrammi durante la ricreazione, con un picco massimo superiore a 55 microgrammi/metro cubo (oltre 42 volte in più) alle 11. Altrettanto pericolosi sono gli idrocarburi policiclici aromatici (Ipa), un altro inquinante misurato dai ricercatori dell'Istituto nazionale tumori: queste sostanze, che si ricavano dal petrolio e dal carbone fossile, sono aumentate del 33,7% nel corso dell'intervallo.

    Chi ha l'obbligo di controllare e le RSU cosa fanno?

     
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    Senza sosta verso la gloria

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    Il fumo di sigaretta, sia esso costituito da tabacco o altre essenze vegetali, rappresenta una fonte di inquinamento ambientale che reca danni fisici a chi ne è esposto.
    Bisogna distinguere se il fumo viene prodotto in ambienti circoscritti o all’aria aperta.
    La legge n° 3 del 16-01-2003 Art. 51, tutela dall’esposizione del fumo passivo in ambienti circoscritti, dando facoltà a soggetti legittimati di sanzionare gli inadempienti.
    In effetti, nella sede di Via R. Trinchieri 49 vi è una sola persona legittimata a sanzionare quanti fumano nei luoghi non idonei; per il prossimo anno scolastico mi prodigherò, per quanto consentito, a richiedere alla Dirigenza un servizio più efficiente.

    Roma 11-06-2012

    R.L.S.

    Sergio Ceccarini



    fumoo

     
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  3. simonbay
     
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    Sigaretta elettronica vietata ai minorenni e nelle scuole. Firmata l’ordinanza
    "Non voglio dire che la e-cigarette sia più pericolosa di quella classica", ha precisato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, "ma non va utilizzata come strumento innocuo". Perché "un conto è utilizzare le e-cig con acqua o aromi, ma se si usa nicotina si rischia la dipendenza"
    27 giugno 2013

    Sigaretta Elettronica

    Più informazioni su: Beatrice Lorenzin, Sigaretta Elettronica.
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    Si irrigidiscono le regole sulla sigaretta elettronica. Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha annunciato di avere firmato nei giorni scorsi un’ordinanza che “vieta l’utilizzo delle e-cigarette per i minori e all’interno delle scuole, aderendo al parere del Consiglio superiore della sanità”.

    “Non voglio dire che la sigaretta elettronica sia più pericolosa della sigaretta classica”, ha precisato durante la registrazione della puntata TeleCamere su RaiTre, “ma non va utilizzata come strumento innocuo”. Bisogna quindi essere informati su ciò che si utilizza. Perché “un conto è utilizzare le e-cig con acqua o aromi, ma se si usa nicotina si rischia la dipendenza”.

    A indirizzare il ministro Lorenzin in questa direzione è stato il parere del Consiglio superiore della sanità, che aveva raccomandato precauzione nell’utilizzo delle sigarette elettroniche per giovani e donne in gravidanza.

    La signora Preside ne prenda atto.
     
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