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apatiavirale.
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Mi hanno detto che in diverse scuole gira un fac simile di una Raccomandata da compilare per richiedere l'indebito prelievo di una tassa del 2,5% sullo stipendio.
Sapete dirmi se è vero e di che cosa si tratta?
Se è vero dove si può trovare il modello della domanda?
Grazie
Edited by rsueuropawoolf - 26/10/2012, 06:59. -
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Ti ringraziamo per il quesito posto. Ti riferisci sicuramente alla trattenuta del 2,5% dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale, a tal fine abbiamo, pubblicato sotto le considerazioni della CGIL ed abbiamo allegato il fac simile del ricorso da presentare.
È incostituzionale la trattenuta del 2,50% ai fini previdenziali
I lavoratori hanno diritto alla restituzione delle somme indebitamente trattenute.
La Corte Costituzionale con sentenza n. 233 depositata in data 11.10.2012 ha dichiarato illegittima la norma che prevede a carico dei lavoratori la ritenuta del 2,50% sull’80% della retribuzione ai fini del calcolo della buonuscita (art. 12, comma 10, del decreto-legge 78 del 31.5.2010, convertito con modificazioni nella legge 122 del 30.7.2010).
La FLC CGIL già nell’ottobre 2010 aveva chiesto all’Inpdap, con lettera del proprio Segretario generale, di rettificare la circolare n. 17/10 in tema di TFS e TFR. Successivamente aveva presentato un atto di diffida chiedendo per tutti i lavoratori pubblici dei comparti della conoscenza di interrompere la ritenuta del 2,50% e di rimborsare gli importi indebitamente trattenuti a decorrere dal 1 gennaio 2011. Tale richiesta veniva avanzata alla luce del fatto che il mutamento delle disposizioni in materia previdenziale per effetto della legge 122/2010 rendeva evidente che la trattenuta del 2,50% non fosse più legittima.
Ora la sentenza costituzionale dà ragione alle nostre richieste e ripaga, seppur in parte, dell’impegno profuso in questi mesi in difesa dei lavoratori duramente colpiti dalla cosiddetta riforma Fornero.
In conseguenza della sentenza ci risulta che alcune amministrazioni si stiano già attivando per interrompere la trattenuta dichiarata illegittima e restituire le somme trattenute.
In allegato pubblichiamo un modello di diffida che i singoli lavoratori possono utilizzare al fine di tutelare i propri interessi nei confronti di quelle amministrazioni che ancora non si fossero adeguate a quanto previsto dalla sentenza costituzionale. Il modello allegato va inoltrato all’ente di appartenenza avendo l’accortezza di specificare il destinatario di competenza (il dirigente della scuola, ente, università, accademia/conservatorio di appartenenza).
FAC SIMILE DEL RICORSO
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per la programmazione
Direzione generale per le risorse umane del Ministero, acquisti e AA.GG. Uff. 7
Viale di Trastevere, 76
00153 Roma
E.p.c. IIS Europa-V- Woolf
Via Romolo Trinchieri 49
00172 Roma
ATTO DI DIFFIDA
OGGETTO: Ritenuta del 2,5% sull’80% della retribuzione previsto
Dall’art. 37 del D.P.R. n.1032/1973 e successive modifiche
Il/La sottoscritto/a______________________________________nato/a a___________________
Il________________attualmente in servizio presso ____________________________________
Con inquadramento nell’area_____________nel profilo di______________________________
Espone quanto segue:
-L’art.12 comma 14 del D.L. n. 78/2010 –convertito in Legge n122/2010- prescrive che il computo dei trattamenti di fine servizio per i lavoratori alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, con riferimento alle anzianità contributive maturate a decorrere
dall’1 gennaio 2011, avvenga secondo la disciplina di cui all’art.2120 Cod. Civ., con l’applicazione di un’aliquota del 6,91% sull’intera retribuzione;
-Sino al 31 dicembre 2010 operava l’istituto dell’indennità di buonuscita, in relazione
al quale l’art.37 del D.P.R. n. 1032/1973 e successive modificazioni, imponeva al datore
di lavoro pubblico un accantonamento complessivo del 9,60% sull’80% della retribuzione;
-Per effetto del nuovo sistema di calcolo della predetta indennità a decorrere dall’1/1/ 2011,
assimilata ora in tutto all’istituto previsto dall’art.2120 del Cod. Civ., viene meno la pretesa da parte dell’amministrazione di rivalersi della percentuale del 2,5%, dal momento che il precisato art. 2120 Cod. Civ. stabilisce che la contribuzione è a totale carico del datore di lavoro;
-Ciò nonostante il prelievo del 2,5% ha continuato dall’1/1/2011 e continua ad essere illegittimamente praticato sull’80% della retribuzione come risulta dai cedolini stipendiali relativi al periodo indicato, già in possesso di codesta Amministrazione.
Premesso quanto sopra si chiede l’immediata cessazione della ritenuta del 2,5% sull’80% della retribuzione, illegittimamente praticata, e la restituzione degli importi che sono stati trattenuti dall’1/1/2011, oltre alla rivalutazione monetaria ed agli interessi di legge maturati alla data di ciascun prelievo.
Tale principio risulta affermato dalla recente sentenza n. 53/2012 secondo cui”la nuova normativa possiede ed esplica un chiaro effetto novativo dell’Istituto, dal momento che disciplina ex novo la medesima materia.
In difetto di spontaneo adempimento, il sottoscritto si riserva sin da ora di agire innanzi alle sedi giudiziarie competenti.
La presente a valere quale atto di messa in mora interruttiva di ogni prescrizione anche ai sensi dell’art.2942 del Cod. Civ.
Distintamente
ROMA, _________________
PER SCARICARE IL MODELLO CLICCARE SUL LINK SOTTOSTANTE
www.scribd.com/doc/111194660. -
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ULTIMISSIME NOTIZIE SULL'ARGOMENTO SUL SITO CGIL SCUOLA
2,50% in più sulle buste paga dei dipendenti pubblici
Il Governo approva un decreto legge per restituire la trattenuta sugli stipendi. Finisce un'ingiustizia perpetrata ai danni dei salari dei già impoveriti dal blocco dei contratti e degli scatti di anzianità.
28/10/2012
È incostituzionale la trattenuta del 2,50% ai fini previdenziali
TFS e TFR: la FLC non ci sta e diffida il Miur a cessare la trattenuta
Il Governo ha deciso di intervenire per via legislativa e mettere fine al prelievo forzoso del 2,50% sulla busta paga dei lavoratori pubblici in regime di TFS fino all'entrata della Riforma Fornero sulle pensioni.
Questa decisione si è resa necessaria dopo la sentenza della Corte Costituzionale dell'11 ottobre scorso che ha sancito l'illegittimità della trattenuta del 2,50% a carico degli stipendi dei pubblici dipendenti.
La FLC CGIL aveva da subito denunciato l'illegalità di questa norma sin dall'approvazione del DL 78/2010.
Ancora non si conoscono i contenuti del decreto legge e quali saranno le modalità di restituzione del maltolto: ci aspettiamo un provvedimento serio che restituisca ai lavoratori - anche a quelli che per aderire ad Espero hanno trasformato in TFR parte del loro TFS - quanto gli è stato ingiustamente decurtato dallo stipendio sin dal 1 gennaio 2011.
Il DL approvato dal governo è il risultato della iniziativa della nostra organizzazione che da anni si batte anche nelle sedi dei tribunali per affermare il valore delle regole e della legalità.
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Il comunicato del Governo
"…Il Consiglio ha poi approvato un decreto legge che, in attuazione della recente sentenza della Corte costituzionale n. 223 del 2012, ripristina la disciplina del trattamento di fine servizio nei riguardi del personale interessato dalla pronuncia. Per quanto riguarda le altre parti della sentenza della Consulta, il Consiglio ha stabilito che si procederà in via amministrativa attraverso un DPCM ai sensi della legislazione vigente…".
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