SIAMO FERMI AL PALO?

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  1. gohome
     
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    Mentre noi siamo ancora con il POF del 2011/12 gli Istituti gemelli adottano questo.......siamo noi che siamo fermi al palo o sono gli altri che sono troppo avanti?


    http://www.galvanire.it/docum/POF%20GALVAN...01013%20_1_.pdf
     
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  2. batgianni
     
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    POF 2011/12 IIS “EUROPA-WOOLF”

    INTEGRAZIONE
    Per facilitare l’inserimento, il recupero e la reale integrazione degli studenti diversamente abili, i relativi Consigli di Classe elaborano programmazioni educative e didattiche che comprendono attività di integrazione anche interdisciplinari.
    Le attività sono organizzate per gruppi di studenti della stessa classe o di classi diverse e prevedono
    anche interventi di sostegno individualizzati.

    POF 2012/13 IIS “EUROPA-WOOLF”

    INTEGRAZIONE
    Per facilitare l’inserimento, il recupero e la reale integrazione degli studenti diversamente abili, i relativi Consigli di Classe elaborano programmazioni educative e didattiche che comprendono attività di integrazione anche interdisciplinari.
    Le attività sono organizzate per gruppi di studenti della stessa classe o di classi diverse e prevedono
    anche interventi di sostegno individualizzati.



    POF 2012/13 IIS “GALVANI_IODI"

    Progetto “Integrazione Alunni Diversamente Abili”
    Referente: Prof. Stefania Caleri
    [email protected]
    L’inserimento e l’integrazione degli allievi disabili, numericamente sempre rilevante nel nostro Istituto, ha portato ad un continuo rinnovamento delle strategie operative, perrispondere ai bisogni formativi di ogni allievo. Da questo punto di vista l’inserimento degli allievi disabili ha evidenziato molteplici esigenze:
    ● necessità di adottare strategie didattiche ed educative molteplici e individualizzate a seconda delle caratteristiche personali, cognitive, affettive e motivazionali di ogni allievo;
    ● necessità di rendere flessibili il curricolo in particolare nei loro aspetti teorici per avvicinarli all’esperienza e alle aspettative degli allievi;
    ● necessità di allargare il contesto di integrazione oltre la classe e oltre la scuola stessa, progettando e attivando laboratori, esperienze formative, alternanza scuola-lavoro che aggreghino allievi di classi diverse;
    ● necessità di ricondursi alla storia precedente del ragazzo per progettare in continuità il ”progetto di vita” volto a favorire il processo di crescita globale attraverso l’esperienza
    umana, formativa e lavorativa.
    La normativa vigente a favore dell’integrazione ha recepito queste istanze e permette di
    progettare percorsi individualizzati orientati verso l’elaborazione, insieme all’allievo stesso e alla sua famiglia, di un progetto di vita complessivo.
    Per rispondere ai diversi bisogni formativi degli alunni disabili sono state messe a punto
    nel tempo diverse strategie operative che si concretizzano in diversi momenti:
    1. Preaccoglienza
    2. Accoglienza
    3. Attività di laboratorio
    4. Percorsi formativi di alternanza scuola lavoro
    5. Tutoraggio
    1. Preaccoglienza alcuni docenti di sostegno e dei consigli di classe
    A seguito della preiscrizione degli alunni disabili nel nostro istituto alcuni insegnanti di
    sostegno e del consiglio di classe si attivano per reperire il maggior numero di informazioni (modi e tempi di apprendimento, capacità linguistiche ed espressive, autonomia, strategie didattiche adottate, problemi risolti e irrisolti, comportamenti sociali ed affettivi) al termine dell’anno scolastico in cui viene effettuata l’iscrizione. Si procederà pertanto ad una sistematica raccolta delle informazioni attraverso:
    ● incontri con la famiglia
    ● incontri con il referente dell’AUSL
    ● incontri con la scuola di provenienza. ”
    ● una serie di visite alla scuola superiore con la partecipazione dell’alunno ad alcune
    attività strutturate (la preaccoglienza ) la raccolta ed elaborazione dei dati per la stesura di
    un’ipotesi di progetto relativo al primo anno di frequenza scolastica.
    Queste informazioni consentono di inserire gli allievi nelle classi più idonee e preparare l’accoglienza.
    2. Accoglienza
    alcuni docenti di sostegno e dei consigli di classe
    All’inizio della scuola media superiore si svolge la fase dell’accoglienza che prevede:
    ● la “presentazione” della documentazione relativa all’alunno disabile al consiglio di classe;
    ● la realizzazione del progetto accoglienza, rielab orato e finalizzato all’integrazione di alunni in situazione di handicap;
    ● l’osservazione sistematica svolta dai docenti
    Le informazioni che vengono raccolte sono elaborate nel P.D.F. e nel P.E.I. in modo
    congiunto, da realizzarsi entro due mesi dall’inizio della scuola, come già stabilito
    nell’art.12 della L.104.
    3. Attività di laboratorio
    Le attività laboratoriali si caratterizzano come una struttura integrativa interna all'Istituto, attivata utilizzando o reperendo risorse e competenze specifiche presenti e disponibili nell'istituzione scolastica. Esse rappresentano un'importante occasione di arricchimento dell'esperienza, soprattutto in riferimento alla finalità che devono caratterizzare il percorso scolastico degli alunni disabili: la crescita personale, l’apprendimento diabilità pre
    professionali, il miglioramento dell’autonomia personale e sociale e lo sviluppo delle competenze relazionali per un inserimento il più possibile positivo nel sociale.
    Questi laboratori consentono lo svolgimento di un graduale processo di conoscenza di sé e del mondo esterno con le sue regole sociali: rappresentano uno spazio formativo in più che si affianca, arricchendoli, agli altri momenti che caratterizzano la vita scolastica.
    Con le attività laboratoriali si intende promuovere una maggiore articolazione e flessibilità delle opportunità offerte dalla istituzione scolastica in riferimento alle necessità formative occorrenti agli alunni disabili.
    I laboratori attivati nel corrente anno scolastico sono:
    n. 2 Laboratori di cucina (2 livelli)
    Prof.ssa Caruso e prof.ssa Capparelli
    Obiettivi: Stimolare gli studenti a una serie di operazioni sensoriali, migliorare l’autonomia personale e sociale (livello I). Sviluppare abilità pre-professionalizzanti (livello II). Migliorare il benessere scolastico attraverso momenti di aggregazione.
    Laboratorio di attività espressive (teatro)
    Prof. Fulloni
    Obiettivi: stimolare le capacità relazionali e di aggregazione, ricercare nuove modalità
    espressive, stimolare la creatività. Migliorare il benessere scolastico attraverso momenti di
    aggregazione.
    Progetto Nemo (Natura e movimento)
    Prof. Spallanzani
    Obiettivi: conoscere il mondo esterno e la natura attraverso attività in serra e uscite
    didattiche, migliorare l’autonomia personale e sociale. Migliorare il benessere scolastico
    attraverso momenti di aggregazione.
    Progetto Motricità
    Prof. Fulloni
    Obiettivi: migliorare il coordinamento, la capacità di collaborare, l’autonomia. Migliorare il
    benessere scolastico attraverso momenti di aggregazione.
    Laboratorio Nuoto
    Prof. Fulloni
    Obiettivi: Migliorare il movimento e l’ autonomia personale in acqua e in tutte le fasi pre e
    post attività.
    Laboratorio di attività creative
    Prof.ssa Capparelli
    Obiettivi: migliorare le capacità manuali, la creatività e il benessere scolastico attraverso
    attività espressive.
    Laboratorio di giochi di società
    Prof. Seligardi
    Obiettivi: saper rispettare le regole, i turni, migliorare il benessere scolastico attraverso
    momenti di aggregazione.
    n. 2 Laboratori di informatica
    Prof. Fulloni e prof. Seligardi
    Obiettivi: sviluppare competenze in ambito informatico quali conoscenza del pacchetto
    office.
    Acquisizione patente ECDL (livello II).
    4. Percorsi formativi di alternanza scuola lavoro (disabili)
    Responsabile: Prof.ssa Stefania Caleri
    [email protected]
    L’istruzione secondaria offre la possibilità agli studenti disabili di seguire diversi percorsi formativi flessibili e modulari che prevedono collegamenti con il mondo del lavoro allo scopo di facilitare il processo di integrazione nel contesto sociale.
    I percorsi formativi scuola- lavoro sono progettati per gli studenti disabili che seguono:
    ● un progetto differenziato con obiettivi didattici non riconducibili a quelli della classe, con attestazione di crediti formativi (tirocinio lavorativo/formazione in situazione)
    ● un programma con obiettivi minimi e il raggiungimento del diploma di qualifica
    professionale e di maturità (stages)
    I percorsi formativi scuola territorio sono opportunità rivolte ai ragazzi disabili allo scopo
    di:
    ● offrire al ragazzo la possibilità di effettuare esperienze formative flessibili e individualizzate in ambiti diversi.
    ● verificare attraverso il confronto con la realtà lavorativa le potenzialità, le abilità, le capacità lavorative e l’autonomia del ragazzo
    ● favorire l’acquisizione di abilità in situazione di lavoro
    ● trasferire in ambito lavorativo le abilità e le competenze acquisite durante il periodo di scolastico
    ● orientare il futuro inserimento lavorativo
    ● riconoscere attraverso il credito formativo le abilità raggiunte
    Le caratteristiche fondamentali dei percorsi scuola/territorio possono essere così
    sintetizzate:
    1. si svolgono in un ambiente lavorativo
    2. si caratterizzano come una esperienza di apprendimento di conoscenze e di abilità/tecnico professionali
    3. necessitano di una guida
    4. non comportano oneri per le aziende
    Le tipologie di percorso scuola- lavoro da noi individuate sono:
    1) alternanza scuola/lavoro: esperienza lavorativa da effettuarsi durante il corso di studio
    con tempi e modalità diversificate per ogni alunno (es. 1 o 2 giorni la settimana per tutto
    l’anno scolastico)con una durata annuale, biennale, ma può essere svolto anche per breviperiodi.
    2) stage: esperienza lavorativa attuata dall’alunno in situazione di handicap che avviene nella modalità e nei tempi contemporaneamente a quella dei compagni di classe in un’azienda o in un ente.
    5. Progetto Tutor
    Prof.ssa Martilli
    Elisabetta
    [email protected]
    Il Progetto Tutor è nato nell’A.S. 1998/99 dalla collaborazione tra il Provveditorato e il Comune di Reggio E., che ha finanziato in alcune scuole superiori il progetto con “borse amicali per i giovani Tutor“ con l’intento di favorire l’integrazione scolastica e sociale degli alunni disabili con la presenza di una persona che non fosse il
    docente di sostegno, ma un “compagno” di scuola.
    Per il corrente anno scolastico il progetto è finanziato dalla Provincia di Reggio Emilia
    Chi è il Tutor
    ● E’ un giovane maggiorenne, preferibilmente ex allievo della scuola in cui si attiva il progetto, che si dichiara disponibile a prendersi in carico un allievo disabile su proposta dell'insegnante di sostegno e del Consiglio di Classe.
    ● Aiuta il compagno in difficoltà sia in classe che a casa nello svolgimento dei compiti.
    ● Aiuta il compagno ad ampliare e consolidare i rapporti sociali e le relazioni nel tempo libero e nel mondo del lavoro.
    ● E’ in stretto contatto con i docenti di classe e con le famiglie degli allievi che segue.
    Articolazione del progetto
    Il progetto si articola in 4 fasi:
    1. Individuazione da parte della scuola di giovani per il ruolo di Tutor
    2. Individuazione degli allievi disabili per i quali progettare un percorso affiancati dal
    Tutor
    3. Breve corso di formazione dei giovani Tutor, sulla normativa e sulla comunicazione
    4. Verifica finale tramite questionari e relazioni.
    Centro di Supporto Territoriale (CTS)
    Referente: Prof. Stefania Caleri
    [email protected]
    Il progetto attivato per le province di Reggio Emilia e Modena, ha lo scopo di fornire assistenza tecnica e didattica nell’uso degli strumenti tecnologici nella didattica per iportatori di handicap, curando la formazione degli operatori e l’addestramento dello studente.
    Dall’anno scolastico 2010-2011 il CTS si occupa di fornire assistenza sull’utilizzo degli strumenti informatici a supporto dell’apprendimento anche ai ragazzi DSA. Ha gestito per conto dell’USR il progetto regionale Pro Dsa con il quale sono stati forniti gli strumenti informatici agli allievi DSA delle scuole medie inferiori e del biennio delle scuole superiori.
    Scopi:
    ● Ottimizzare le risorse intervenendo sulla fase di acquisizione delle attrezzature e sulla loro gestione, fornendo gli strumenti informatici al fine di verificarne la reale utilità
    ● Fornire assistenza tecnica aiutando le scuole a risolvere i problemi di funzionamento e adattamento delle tecnologie alle esigenze dei singoli utenti
    ● Fornire assistenza didattica ovvero aiutare le scuole a utilizzare lo strumento in modo efficace
    ● Curare l’addestramento iniziale dello studente
    ● Curare la formazione degli operatori
    Centro Territoriale di Risorse (CTH o CR)
    Referente: Prof. Fulloni Giovanni
    [email protected]
    L’Istituto Galvani è capofila del progetto che raggruppa le scuole superiori del Comune di
    Reggio Emilia (Finanziamenti finalizzati alle iniziative di integrazione scolastica degli alunni
    disabili C.M.139/2001).
    Le nuove tecnologie possono giocare un ruolo importante per l'inserimento scolastico degli
    studenti disabili. Il Progetto si propone di qualificare e migliorare l’integrazione degli alunni
    disabili attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie.
    In particolare si prevede l’utilizzo di tecnologie informatiche per favorire gli apprendimenti
    di soggetti disabili attraverso:
    ● l’acquisto e il prestito di software in comodato d’uso alle scuole della rete che hanno
    aderito al progetto;
    ● informazioni su programmi ed ausili informatici
    ● la consulenza sulla costruzione di progetti didattici centrati sulle tecnologie informatiche
    ● una formazione di base agli insegnanti sulle opportunità offerte dalle tecnologie
    informatiche per la riduzione dell’handicap.
    ● la documentazione e la condivisione di strumenti e metodologie operative per una
    trasferibilità delle esperienze didattiche.
    L’elenco del materiale a disposizione è reperibile alla pagina del CTS - CTH del sito della
    scuola.
    Link: www.galvanire.it/centrosupporto.htm

    POF 2012/13 IPSIA “DE AMICIS”

    Valutazione alunni in situazione di handicap
    Il Consiglio di Classe che accolga alunni con handicap elabora un Piano educativo personalizzato predisposto all'inizio dell'anno scolastico e presentato nel primo incontro del G.L.H. In esso vengono descritti gli obiettivi, i contenuti disciplinari, le modalità di lavoro, le attività di sostegno ed integrazione previste, anche in sostituzione di parte dei contenuti disciplinari o di discipline, la verifica e la valutazione degli obiettivi raggiunti.
    Come si deduce dai riferimenti normativi per gli alunni in situazione di handicap, la valutazione considera il processo di apprendimento e di crescita dell’allievo rispetto ai livelli iniziali e alle sue potenzialità. Nel caso di programmazione non personalizzata ma diversificata nella metodologia, l’alunno con handicap sarà valutato sulla base degli stessi criteri adottati per la classe.
     
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1 replies since 14/2/2013, 20:59   123 views
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