Save the Children, 61 milioni di bambini senza scuola

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    Save the Children, 61 milioni di bambini senza scuola





    da LaStampa.it
    Save the Children, 61 milioni di bambini senza scuola
    Differenze nell’istruzione oggi diventeranno disuguaglianze di opportunità, di reddito e potere domani
    roma

    Il rapporto di Save the Children “Mettere fine all’esclusione invisibile” fa luce sul problema dell’istruzione a livello globale: sempre più bambini vanno a scuola, ma le disuguaglianze nell’apprendimento si trasformeranno in disparità di opportunità per il futuro. A due anni dalla scadenza degli obiettivi del Millennio, l’obiettivo è di aumentare l’accesso scolastico e la formazione di qualità per creare società più giuste, dove i diritti umani siano rispettati e la democrazia rafforzata.

    Differenze nell’istruzione oggi diventeranno disuguaglianze di opportunità, di reddito, di ricchezza e potere domani. Anche se negli ultimi dieci anni è cresciuto l’accesso all’istruzione a livello mondiale, 61 milioni di bambini non vanno a scuola e 130 milioni che invece hanno quest’opportunità non riescono però ad acquisire adeguate competenze di base come la lettura, la scrittura e la matematica. La scarsa educazione di qualità e la scadente formazione riguarda soprattutto i più poveri e gli emarginati e si traduce in una grave forma di esclusione. La conseguenza più preoccupante di un sistema educativo ingiusto è che decine di milioni di bambini e bambine saranno privati di reali opportunità a causa del loro genere, della loro provenienza geografica, del reddito dei loro genitori. Ma soprattutto persistono disuguaglianze tra ricchi e poveri, spesso nascoste, profondamente ingiuste e dannose per la società.

    Ben 250 milioni di bambini in età scolare, pari al 40% del numero globale, non frequentano, hanno abbandonato la scuola oppure ci vanno ma senza riuscire realmente ad acquisire le competenze di base. Questi ultimi corrispondo a circa 130 milioni. In Africa, solo la metà dei circa 128 milioni di bambini riesce a raggiungere una formazione scolastica di base. In Sud Africa, benché il 98% dei bambini in età scolare sia iscritto alla scuola primaria, solo il 71% di essi sa leggere. In Malawi, oltre l’80% dei bambini va a scuola, ma solo il 30% ha imparato l’aritmetica.

    In molti paesi, nonostante l’impegno per migliorare o mantenere invariati i livelli di apprendimento di base, la situazione sta addirittura peggiorando. In India, ad esempio, negli ultimi 5 anni si è riscontrato un calo nel livello di apprendimento: il numero dei bambini di 10-11 anni capaci di leggere una semplice frase è diminuito del 10% e solo circa il 50% è in grado di leggere un testo semplice, mentre in aritmetica la capacità di eseguire una divisione è calata di quasi il 20%, solo il 25% dei bambini è in grado di fare le divisioni a una cifra. Per quanto riguarda le disuguaglianze di genere, si sono rilevati significativi miglioramenti se si considera che il numero di paesi in cui per ogni 100 ragazzi vanno a scuola almeno 90 ragazze si è quasi dimezzato in poco più di 10 anni, passando da 33 a 17. Tuttavia in Africa, le probabilità che le giovani riescano a frequentare la scuola secondaria sono inferiori (rapporto da 8 a 10), mentre in Kenia le probabilità attuali a che questo accada sono addirittura inferiori al 1999.
     
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