PROF. GRATIS NEI MUSEI

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    Prof gratis nei musei: tra pochi giorni si potrà. E per tutto il 2014


    di Alessandro Giuliani
    20/01/2014
    La questione sulla mancata attuazione del 'Decreto Istruzione' è stata sollevata dalla Uil Scuola: il provvedimento, che si avvale di uno stanziamento di 10 milioni di euro, doveva essere pronto 9 giorni fa. E nel frattempo i docenti continuano a pagare. Il ministero dei Beni Culturali minimizza: è stato già acquisito il concerto del Miur e la sua pubblicazione è imminente.
    Sarebbe in dirittura d’arrivo il decreto interministeriale per permettere ai docenti italiani, di ruolo e precari, di accedere gratuitamente nei musei. La notizia è stata diffusa dall’agenzia di stampa Ansa, dopo che nella stessa giornata la Uil Scuola aveva denunciato che il provvedimento, attuativo della Legge n. 128 dell'8 novembre scorso (il cosiddetto 'Decreto Istruzione') avrebbe dovuto essere pronto 9 giorni fa. La norma prevedeva l'accesso gratuito del personale della scuola ai musei statali. Ma anche ai siti di interesse archeologico, storico e culturale. E sarebbe dovuta essere valida per tutto il 2014, grazie ad uno stanziamento di 10 milioni di euro.
    Ma per dare concreta applicazione a questo provvedimento rimane necessaria l’approvazione di un decreto attuativo interministeriale, controfirmato da Miur e Beni culturali. Decreto che avrebbe dovuto essere emanato entro 60 giorni, quindi l’11 gennaio scorso.
    "E' già passata più di una settimana e di quel provvedimento - ha scritto il 20 gennaio il sindacato guidato da Massimo Di Menna - non c'è traccia. Risultato, gli insegnanti continuano a pagare l'entrata ai musei". L’organizzazione sindacale ha anche deciso che sul proprio sito internet comparirà la segnalazione dei giorni di ritardo del decreto attuativo per l'ingresso gratuito ai musei del personale della scuola. Ogni settimana il calendario sarà aggiornato. E sempre sullo stesso sito on line comparirà la scheda con il cronoprogramma dei provvedimenti attuativi previsti dalla legge.
    La decisione sembra che abbia portato già i primi frutti in poche ore: da ambienti vicini al ministero dei Beni culturali e turismo, fanno sapere che il decreto attuativo per far accedere i prof gratis nei musei è praticamente pronto: è stato già acquisito il concerto del Miur e la pubblicazione è prevista nei prossimi giorni. Comunque in ritardo rispetto a quanto stabilito per legge.

    Edited by redrose - 10/2/2014, 09:22
     
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  2. rsustaff
     
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    Il boomerang dei musei gratuiti


    di Reginaldo Palermo
    22/01/2014
    Soprattutto dopo le dichiarazioni di Maria Chiara Carrozza al Senato, sono in molti a criticare alcune delle misure contenute nel DL 104. Sotto accusa, in particolare, l'ingresso gratuito nei musei.
    Ingressi gratuiti nei musei, reti wireless e promozione delle attività di aggiornamento, misure che erano state accolte da più parti con favore e interesse al momento del varo del DL 104 “La scuola riparte”, potrebbero trasformarsi in un boomerang per il Ministro e per l’intero Governo soprattutto dopo le dichiarazioni rese da Maria Chiara Carrozza al Senato nel pomeriggio del 22.
    Nei social network e nei forum si stanno già moltiplicando interventi di questo tenore: “Ma se sapevano che non c’erano soldi, era proprio indispensabile spendere gli ultimi spiccioli per l’ingresso gratuito nei musei e per dotare le scuole di wi-fi e registri elettronici?”
    Obiettivamente l’osservazione è debole in quanto mettendo insieme le diverse voci del decreto 104 (ad eccezione di quelle che più direttamente riguardano gli studenti) si arriva a mala pena a qualche decina di milioni di euro che, comunque, non basterebbero certamente a consentire il riconoscimento degli scatti.
    Ma va anche detto che il comportamento del Ministro Carrozza e del suo staff non appare quello tipico del “buon padre di famiglia” .
    Nessuno di noi, infatti, sapendo di aver esaurito ogni capacità di spesa (lo ha ammesso il Ministro davanti ai senatori della Commissione Cultura), si sognerebbe mai di destinare gli ultimi spiccioli per un viaggio di piacere o per comprare un tablet ultimo modello senza avere però i soldi per gestire la connessione a Internet.
    Insomma, le misure contenute nel “pacchetto” del DL 104, pur importanti, rischiano di non essere apprezzate dal mondo della scuola e dagli stessi insegnanti che certamente avrebbero preferito non assistere al poco dignitoso “balletto” dei 150 euro detratti dallo stipendio e poi restituiti (ma non si sa bene fino a quando).
    In tempi di vacche non magre ma magrissime l’operazione musei “a gratis per tutti” suona quasi come una beffa di cui gli insegnanti avrebbero fatto volentieri a meno.

    Tecnica della scuola
     
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  3. rsustaff
     
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    Un mese in meno di musei gratis per i prof. M5S: "E la storia dell'arte?"




    Dopo la UIL che sottolineava il ritardo del Decreto attuativo per permettere ai docenti di usufruire degli accessi gratuiti nei musei, è la volta del Movimento 5 stelle che denuncia: "I ‪‎docenti‬ hanno perso il primo mese di accesso gratuito ai ‪‎musei‬ statali e ai siti di interesse archeologico, storico e culturale gestiti dallo Stato".

    Sì, perché il Decreto istruzione prevede lo stanziamento di 10 milioni nel 2014 per l’accesso gratuito del personale docente di ruolo e con contratto a termine della scuola nei musei statali e nei siti di interesse archeologico, storico e culturale.

    Nel 2014, appunto, che è già partito, a differenza del decreto attuativo che doveva essere emanato entro 60 giorni, entro l'11 di gennaio. "Eppure - dicono dal M5S - il Ministro ‪‎Carrozza‬ affermava a novembre di avere già tutti i decreti attuativi pronti."

    "Quindi - continua il comunicato - restano solo 11 mesi, se i ministri non perderanno altro tempo".

    "Certo - approfitta l'On Gallo del M5S - risulta contraddittorio che questo governo voglia promuovere la formazione culturale dei docenti e non hanno ammesso nel decreto istruzione la nostra proposta di reinserimento delle ore di storia dell’arte azzerate dalla riforma Gelmini.

    Musei gratis e detrazione acquisto libri, il Governo latita
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    Prof gratis nei musei, del decreto ancora non c’è traccia


    di A.G.
    03/02/2014
    La denuncia arriva anche stavolta dalla Uil Scuola: è legittimo domandarsi, qual è l'impedimento che ne impedisce la concreta realizzazione? Basterebbe lavorare in team. Intanto, gli insegnanti continuano a pagare l'entrata ai musei. Mentre per tutto il 2014 l’accesso sarebbe dovuto essere gratuito. Diktat del sindacato: se tra 7 giorni non arriverà il via libera daremo avvio a procedure legali per il rimborso delle spese.
    La denuncia arriva anche stavolta dalla Uil Scuola: è legittimo domandarsi, qual è l'impedimento, che cosa, a legge approvata, ne impedisce la concreta realizzazione? Intanto, gli insegnanti continuano a pagare l'entrata ai musei. Mentre per tutto il 2014 l’accesso sarebbe dovuto essere gratuito. Diktat del sindacato: se tra 7 giorni non arriverà il via libera daremo avvio a procedure legali per il rimborso delle spese.
    A 15 giorni dalla prima denuncia, ancora non c’è traccia del decreto interministeriale per l'entrata dei prof gratis nei musei e nei siti archeologici. A ricordarlo è anche stavolta la Uil scuola, che attraverso un comunicato insiste nel sottolineare il ritardo nell'emanazione di un provvedimento che doveva rappresentare l'ultimo tassello di una legge già in vigore.
    "Doveva essere emanato entro l'11 gennaio. Sono passate più di tre settimane ma, malgrado le rassicurazioni del ministero dei Beni culturali, giunte due settimane fa dopo la denuncia della Uil scuola, a oggi di quel provvedimento non c'è traccia. Risultato, gli insegnanti continuano a pagare l'entrata ai musei. L'entrata gratuita ai musei per gli insegnanti è l'esempio emblematico di un modo di procedere che riguarda diffusamente molti altri provvedimenti - spiega il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna. E' legittimo domandarsi, qual è l'impedimento, che cosa, a legge approvata, ne impedisce la concreta realizzazione? Non sarebbe opportuno che, quando le firme necessarie sono più d'una - chiarisce Di Menna - circostanza che nella scuola accade piuttosto spesso - i rappresentanti dei ministeri coinvolti si incontrassero e lavorassero in team fino alla conclusione dell'iter del provvedimento. I ricercatori internazionali lo fanno. I ministeriali italiani si scrivono. Questo sistema - continua Di Menna - fa stare il nostro Paese sempre un passo indietro, produce ritardi, penalizza il sistema legislativo, aumenta i costi. Il risultato concreto è che gli insegnanti, che potrebbero entrare gratis, pagano per accedere ai musei. Chi li rimborserà? Tra una settimana - rilancia il segretario della Uil Scuola - se saremo di fronte a un rinvio che raggiunge il mese, daremo avvio a procedure legali per il rimborso delle spese".
    Considerando l’alto numero di potenziali beneficiari dell’entrata gratuita nei musei e nei siti archeologici, circa 800mila docenti, forse l’amministrazione di competenza farebbe bene a pubblicare il prima possibile il decreto mancante.
     
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    Erano 23, ora potrebbero essere 30 i giorni di ritardo del decreto “musei gratis”



    da tuttoscuola.com

    Erano 23, ora potrebbero essere 30 i giorni di ritardo del decreto “musei gratis”

    Ogni lunedì la Uil Scuola fa il punto sulla predisposizione del decreto che dovrà disporre l’ingresso gratuito dei docenti ai musei.

    Lunedì scorso ha scritto che erano passati 23 giorni dal termine ultimo per emanare il decreto; forse oggi, lunedì 10 febbraio, sul sito della Uil scuola si parlerà di 30 giorni di ritardo.

    Scrive il segretario Di Menna: Il decreto interministeriale che doveva rappresentare l’ultimo tassello di una legge già in vigore ancora non c’è. Doveva essere emanato entro l’11 gennaio. Sono passate più di tre settimane ma, malgrado le rassicurazioni del ministero dei Beni culturali, giunte due settimane fa dopo la denuncia della Uil scuola, ad oggi di quel provvedimento non c̵ 7;è traccia. Risultato, gli insegnanti continuano a pagare l’entrata ai musei.

    L’entrata gratuita ai musei per gli insegnanti è l’esempio emblematico di un modo di procedere che riguarda diffusamente molti altri provvedimenti – spiega il segretario generale della Uil Scuola Massimo Di Menna.

    È legittimo domandarsi, qual è l’impedimento, che cosa, a legge approvata, ne impedisce la concreta realizzazione?

    A dir la verità quello dell’ingresso gratuito ai musei non costituisce certamente la preoccupazione più importante della categoria, ma non vi è dubbio che l’Amministrazione, oltre a non farci una bella figura, dimostra poca considerazione per gli insegnanti.

    Non sarebbe opportuno che, quando le firme necessarie sono più d’una - chiarisce Di Menna – circostanza che nella scuola accade piuttosto spesso – i rappresentanti dei ministeri coinvolti si incontrassero e lavorassero in team fino alla conclusione dell’iter del provvedimento. I ricercatori internazionali lo fanno. I ministeriali italiani si scrivono.

    Questo sistema – continua Di Menna – fa stare il nostro sempre un passo indietro, produce ritardi, penalizza il sistema legislativo, aumenta i costi.

    Il risultato concreto è che gli insegnanti, che potrebbero entrare gratis, pagano per accedere ai musei. Chi li rimborserà?

    Se oggi il ritardo sarà di un mese, l’Uil-scuola darà avvio a procedure legali per il rimborso delle spese.
     
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  6. rsustaff
     
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    Docenti, l’entrata gratuita ai musei non si sblocca. L’ira della Uil: 30 giorni di ritardo per due firme


    di A.G.
    10/02/2014
    La mancanza del decreto attuativo della Legge 128/13 ha “bruciato” il primo mese di beneficio. Tante le occasioni di arricchimento culturale che i prof italiani, con gli stipendi tra i più bassi d’Europa, sono costretti a finanziarsi: dalla ragazza con l'orecchino di perla di Vermeer, a Bologna, ad Alberto Giacometti in dialogo coi marmi di Bernini e Canova a Roma; dalla mostra 'Leger’ al Museo Correr di Venezia, fino ai capolavori di Andy Warhol esposti a Palazzo Reale a Milano. Ma la burocrazia è più forte delle leggi?
    Anche questa settimana gli insegnanti, che avrebbero potuto – in virtù del 'Decreto Istruzione' - entrare gratuitamente, hanno invece pagato il biglietto perché il decreto attuativo non è pronto: occorrono due firme, dei dicasteri dell’Istruzione e dei Beni Culturali. Ma a 30 giorni dalla scadenza prevista dalla legge, ancora non arrivano. E senza il decreto interministeriale la legge non parte. Così per il primo mese di beneficio previsto dal legislatore si vanifica.
    “Sono queste le contraddizioni di un’Italia dove le rare opportunità – mette in evidenza il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna – per incomprensibili cavilli burocratici, non si possono utilizzare. Oltre all’opera di denuncia abbiamo dato mandato legale per individuare eventuali responsabilità rispetto alla mancata applicazione di una legge molto chiara.
    Sempre il sindacato Confederale si è rammaricato per le tante occasioni mancate di accesso ai musei italiani per i docenti delle scuola. Ecco alcuni esempi.
    A BOLOGNA, in fila per ore per vedere La ragazza con l'orecchino di perla, capolavoro di Vermeer, per la prima volta in Italia. Un evento di rilevanza nazionale con prenotazioni che hanno spinto gli organizzatori ad ampliare gli orari di apertura.
    A ROMA alla Galleria Borghese dove è allestita la più grande mostra italiana dedicata al genio di Alberto Giacometti, in dialogo con i marmi di Bernini e Canova.
    A VENEZIA, in fila per la grande mostra 'Leger’, la visione della città contemporanea 1910-1930' al Museo Correr.
    A MILANO a vedere la mostra a Palazzo Reale di Andy Warhol.
    “Sono opportunità per gli insegnanti – commenta ancora Di Menna - per attivare percorsi didattici che possono rappresentare stimoli positivi per i loro studenti.
    La visita ad un museo, oltre che stimolo culturale personale, per un insegnante è parte del proprio aggiornamento professionale. E’ questo il fondamento della norma: dare una occasione concreta alla professione docente e riconoscerne lo status”. Un obiettivo che a parole sanno raggiungere in tanti. Ma nei fatti si raggiunge solo in rare occasioni. Nemmeno quando a stabilirlo è una legge dello Stato.
     
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    Gratis al museo: il decreto non arriva. E il prof paga



    da Corriere della Sera

    La misura attuativa del Decreto Istruzione già finanziata con 10 milioni di euro

    Gratis al museo: il decreto non arriva. E il prof paga

    Non si sblocca il decreto interministeriale che prevede ingresso libero a musei e mostre. La Uil: «Valuteremo azioni legali»

    E gli insegnanti pagano. Gli era stato promesso che mostre e musei avrebbero spalancato loro le porte, gratis, per consentirgli di godere del patrimonio artistico nazionale. Ma la data indicata per l’entrata in vigore della misura (il 10 gennaio), è trascorsa da ben trenta giorni e loro continuano a mettere mano al portafogli per contemplare capolavori come «La ragazza con l’orecchino di perla» di Vermeer, in mostra in questi giorni a Bologna, le opere di Giacometti alla galleria Borghese di Roma, l’esposizione di Andy Warhol al Palazzo Reale di Milano.

    UN MESE DI RITARDO - La questione sulla mancata attuazione del provvedimento che prevedeva l’accesso gratuito del personale della scuola a musei statali e siti di interesse archeologico, storico e culturale, attuativo della Legge n. 128 dell’8 novembre scorso (il Decreto Istruzione) era già stata sollevata dalla Uil Scuola a metà gennaio. Il decreto attuativo interministeriale – valido in teoria per tutto (e solo) il 2014 - controfirmato da Miur e Beni culturali, che avrebbe dovuto essere emanato entro 60 giorni dall’approvazione del Decreto Istruzione (quindi l’11 gennaio scorso) e che si avvale di uno stanziamento di 10 milioni di euro doveva essere pronto, secondo i calcoli del sindacato, un mese fa.

    LA FIRMA – Il ministero dei Beni Culturali, interpellato allora, minimizzava: «È stato già acquisito il concerto del Miur, la pubblicazione è imminente», rispondevano. Sollecitati di nuovo, martedì, questo l’aggiornamento: «Il ministro Bray ha firmato oggi il decreto. Che ora passa al Miur e poi al Mef. Tutto regolare: la pubblicazione è prevista a giorni». Intanto, però, i prof sono costretti a finanziare di tasca propria tutte le occasioni di arricchimento culturale.

    MENO COMPITI, PIÙ MUSEI – Si sentono presi in giro, perché non possono usufruire di un diritto garantito da una legge già in vigore ma non applicata. Al danno, si aggiunge la beffa delle esortazioni del ministro Carrozza, che già in occasione delle vacanze di Natale invitava i prof a rincarare la dose delle visite nei siti di cultura di cui il nostro Paese possiede un ricco patrimonio: «Visitate i musei e date meno compiti a casa ai vostri studenti, invogliandoli invece a visitare mostre e musei», aveva proposto. Sponsorizzando proprio le agevolazioni contenute nel Decreto Istruzione.

    RITARDO – «La visita a un museo – commenta il segretario generale Uil, Massimo Di Menna – oltre che stimolo culturale personale, per un insegnante è parte del proprio aggiornamento professionale. È questo il fondamento della norma: dare un’occasione concreta alla professione docente e riconoscerne lo status. Anche questa settimana gli insegnanti, che avrebbero potuto entrare gratuitamente – in virtù di una legge approvata e finanziata per il 2014 – hanno, invece, pagato il biglietto perché il decreto attuativo non è pronto. Servono due firme, Istruzione e Beni Culturali, che, a 30 giorni dalla scadenza prevista dalla legge, ancora non arrivano. Sono queste le contraddizioni di un’Italia dove le rare opportunità – sottolinea Di Menna – per incomprensibili cavilli burocratici, non si possono utilizzare».

    RIMBORSO SPESE – Che si tratti di colpevole ritardo o di intoppi burocratici, il sindacato promette di mantenere alta la guardia: «Se tra una settimana ci troveremo di fronte ad un ulteriore rinvio – fanno sapere dalla Uil – daremo avvio a procedure legali per il rimborso spese». Intanto, sul sito Internet dell’organizzazione compare la segnalazione, costantemente aggiornata, dei giorni di ritardo del decreto. E sempre sul sito compare la scheda con il cronoprogramma dei provvedimenti attuativi previsti dalla legge.
    Antonella De Gregorio
     
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    Musei gratis: Carrozza firma decreto, in extremis. 10 mln nel 2014


    Ad annunciarlo lo stesso Ministro. Un decreto che giunge dopo un ritardo di 37 giorni, come da conteggio della UIL che per prima ha messo in evidenza la mancata firma dell'attuazione della misura prevista nel Decreto Istruzione.

    Si tratta di 10mln di euro che serviranno per consentire ai docenti di ruolo e precari di poter accedere gratuitamente nei musei statali e nei siti di interesse archeologico, storico e culturale. Una misura contenuta nel Decreto istruzione, molto attesa da tutti i docenti e che oggi ha avuto luce. Siamo in attesa di ricevere il testo.
     
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    Entrata gratuita nei musei: con 80 giorni di ritardo, il decreto in G.U.
    01/04/2014
    Il decreto sull’entrata gratuita degli insegnanti ai musei è uscito in Gazzetta Ufficiale. Si penserebbe: bene si entra gratis. E invece no.
    Dura reazione del segretario generale della Uil-Scuola, Di Menna: "siamo il Paese delle complicazioni. Si entra gratis? Ancora no. Serve un’altra certificazione. Perché va certificato lo status di insegnante”.
    Serve quindi un “ulteriore strumento” di certificazione per la professione insegnante. Modalità che il decreto rinvia ad un modulo che dovrà essere predisposto dai tecnici del Ministero. Solo dopo, si potrà entrare.
    Altra curiosità, di metodo, introdotta nel decreto, è quella di un “contatore” delle entrate: poiché sono stati previsti 10 milioni di euro, saranno conteggiati, entrata dopo entrata.








    IL MINISTRO DEI BENI E DELLE ATTIVITA'
    CULTURALI E DEL TURISMO


    di concerto con


    IL MINISTRO DELL'ISTRUZIONE,
    DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA


    e


    IL MINISTRO DELL'ECONOMIA
    E DELLE FINANZE


    Visto il decreto legislativo 20 ottobre 1998, n. 368, concernente
    «Istituzione del Ministero per i beni e le attivita' culturali, a
    norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59» e successive
    modificazioni;
    Visto il decreto del Presidente della Repubblica 26 novembre 2007,
    n. 233, concernente «Regolamento di riorganizzazione del Ministero
    per i beni e le attivita' culturali, a norma dell'art. 1, comma 404,
    della legge 27 dicembre 2006, n. 296» come modificato dal decreto del
    Presidente della Repubblica 2 luglio 2009, n. 91, concernente
    «Regolamento recante modifiche ai decreti presidenziali di
    riorganizzazione del Ministero e di organizzazione degli Uffici di
    diretta collaborazione del Ministro per i beni e le attivita'
    culturali»;
    Visto il decreto ministeriale 20 luglio 2009 concernente
    «Articolazione degli uffici dirigenziali di livello non generale
    dell'Amministrazione centrale e periferica» del Ministero per i beni
    e le attivita' culturali;
    Visto l'art. 1 della legge 24 giugno 2013, n. 71, di conversione
    del decreto-legge 26 aprile 2013, n. 43, che ha disposto il
    trasferimento al Ministero per i beni e le attivita' culturali delle
    funzioni esercitate dalla Presidenza del Consiglio dei ministri in
    materia di turismo, modificando la denominazione in Ministero dei
    beni e delle attivita' culturali e del turismo;
    Vista la legge 25 marzo 1997, n. 78, concernente la «Soppressione
    della tassa di ingresso ai musei statali»;
    Visto il decreto ministeriale 11 dicembre 1997, n. 507, concernente
    «Regolamento recante norme per l'istituzione del biglietto d'ingresso
    ai monumenti, musei, gallerie, scavi di antichita', parchi e giardini
    monumentali dello Stato», come modificato dal decreto ministeriale 20
    aprile 2006, n. 239;
    Visti gli articoli 101, 102,103 e 110 del decreto legislativo 22
    gennaio 2004, n. 42, recante il Codice dei beni culturali e del
    paesaggio;
    Visto il decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, convertito in
    legge 8 novembre 2013, n. 128, recante «Misure urgenti in materia di
    istruzione, universita' e ricerca» e, in particolare, l'art. 16,
    comma 3, che prevede che con decreto del Ministro dei beni e delle
    attivita' culturali e del turismo, di concerto con il Ministro
    dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca e con il Ministro
    dell'economia e delle finanze, vengano definite le modalita' per
    l'accesso gratuito del personale docente, di ruolo e con contratto a
    termine, nei musei statali e nei siti di interesse archeologico,
    storico e culturale gestiti dallo Stato in via sperimentale per il
    2014, nonche' le modalita' di monitoraggio degli accessi gratuiti e
    dei conseguenti oneri;

    Decreta:

    Art. 1


    Accesso gratuito del personale docente della scuola

    1. In attuazione dell'art. 16, comma 3, del decreto-legge 12
    settembre 2013, n. 104, convertito nella legge 8 novembre 2013, n.
    128, il Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo,
    di seguito denominato «Ministero», consente, in via sperimentale per
    l'anno 2014 nei limiti del Fondo appositamente istituito nello stato
    di previsione del Ministero stesso con dotazione finanziaria di 10
    milioni di euro per l'anno 2014 a titolo di recupero delle minori
    entrate, l'accesso gratuito del personale docente della scuola, di
    ruolo e con contratto a termine, ai musei statali e ai siti di
    interesse archeologico, storico e culturale gestiti dallo Stato, a
    seguito di esibizione di idoneo documento attestante l'appartenenza
    alle suddette categorie nonche' l'attivita' professionale in corso di
    svolgimento. A questo scopo, il Ministero dell'istruzione,
    dell'universita' e della ricerca predispone un modello di
    documentazione che le istituzioni scolastiche potranno fornire ai
    docenti in servizio presso le stesse per consentirne
    l'identificazione, senza nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio
    dello Stato.
     
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