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Le pensioni sono al centro dell'acceso dibattito politico che si sta svolgendo in sede di Legge di stabilità. Vediamo le ultime novità.
Vi abbiamo già dato notizia dell'emendamento presentato e passato alla Camera che punta ad eliminare le penalizzazioni per chi anticipa la pensione.
L'emendamento, se passerà anche al Senato, sarà dal 1 gennaio 2015 che elimina le penalizzazioni per chi va in pensione senza il requisito dell’età anagrafica minima, penalizzazione che prevedeva decurtazioni dell’1% nei primi due anni e del 2% negli anni seguenti in anticipo rispetto ai 62 anni di età anagrafica. Potranno beneficiare di questo trattamento soltanto coloro che matureranno i requisiti pensionistici e la soglia minima di anzianità contributiva entro il 31 dicembre 2017.
Il dibattito in Senato è andato oltre e tra le proposte l'eliminazione anche oltre il 2017 della penalizzazione per gli uomini con 42 anni e mezzo di contributi e 41 anni e mezzo le donne. Addirittura, tra le proposte, anche di togliere la depenalizzazione anche le pensioni elargite prima del 2015, ma di lasciarla per gli assegni superiori a 3.500 euro lordi mensili.
Altra novità, che non farà certo piacere, riguarda un aumento della tassazione, fino al 20% dei fondi pensione. Provvedimento che potrebbe avere valore retroattivo già dal 2014.
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