Arrivano gli animatori digitali Inviata nota agli istituti: nominarli entro il 10 dicembre

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    Arrivano gli animatori digitali Inviata nota agli istituti: dovranno nominarli entro il 10 dicembre




    MIUR - Debuttano nelle scuole italiane gli animatori digitali, docenti particolarmente vocati all’innovazione che dovranno guidare i processi di attuazione del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) nei loro istituti. Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha inviato oggi la nota con cui viene chiesto alle scuole di nominare i loro esperti entro il prossimo 10 dicembre. Per la prima volta nel sistema di istruzione italiano si formerà ufficialmente una comunità di innovatori che potrà fare da traino all’intera comunità scolastica.

    Chi saranno gli animatori digitali?

    L’animatore digitale dovrà essere un docente di ruolo con spiccate capacità organizzative che avrà il compito di seguire, per il prossimo triennio, il processo di digitalizzazione della scuola di appartenenza. Si tratterà di circa 8.500 insegnanti, uno per ogni istituto del nostro Paese, che saranno chiamati ad organizzare attività e laboratori per formare la comunità scolastica sui temi del PNSD; a individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili (ambienti di apprendimento integrati, biblioteche multimediali, ammodernamento di siti internet, etc.); a lavorare per la diffusione di una cultura digitale condivisa tra tutti i protagonisti del mondo dell’istruzione, stimolando soprattutto la partecipazione e la creatività degli studenti.

    La selezione e la formazione

    Per la formazione degli animatori su tutti gli ambiti e le azioni del PNSD, è stato firmato oggi anche il decreto che prevede subito lo stanziamento di risorse per 850.000 euro, da ripartire a livello regionale. Ad ogni scuola, inoltre, come primo intervento di supporto, verranno assegnati 1.000 euro per la realizzazione delle attività e dei progetti dell’animatore digitale. I dirigenti scolastici potranno inserire nome e dati del docente scelto in un’apposita piattaforma on line, attiva dal 23 novembre al 10 dicembre prossimi.

    Link alla circolare: www.istruzione.it/allegati/2015/AnimatoriDigitali.pdf
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    Edited by redrose - 23/11/2015, 19:44
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    Animatori digitali nelle scuole, dirigente dia indicazioni entro 10 dicembre




    Il Ministero, con nota del 19 novembre 2015 ha dato indicazioni circa l'attuazione del Piano nazionale per la scuola digitale.

    In particolare si chiede l'individuazione degli animatori digitali ai sensi dell’articolo 31, comma 2, lettera b), del decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 16 giugno 2015, n. 435.

    Queste le caratteristiche del profilo:

    FORMAZIONE INTERNA: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi;
    2) COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA: favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle
    famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa;
    3) CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure.

    I dirigenti dovranno comunicare il nome dell'animatore entro il 10 dicembre 2015. La nota
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    Animatori digitali. Come sarà organizzata la loro formazione




    di Giulia Boffa


    Entro il prossimo 10 dicembre i dirigenti scolastici dovranno scegliere la figura dell'animatore digitale, secondo quanto prevede il Piano Nazionale Scuola Digitale.

    L’animatore digitale è un docente a tempo indeterminato che ha il compito di favorire il processo di digitalizzazione nelle scuole, nonché quello di diffondere politiche legate all’innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno al Piano nazionale per la scuola digitale sul territorio, nonché attraverso la creazione di gruppi di lavoro e il coinvolgimento di tutto il personale della scuola. È individuato per un periodo di durata triennale, salvo eventuali proroghe.

    Le risorse stanziate per l'animatore digitale sono pari a euro 850.000 e sono divise su base regionale in proporzione al numero delle istituzioni scolastiche presenti sul territorio e al numero dei soggetti da formare, come da Tabella allegata al Decreto Direttoriale 25 novembre 2015 n. 50.

    I progetti formativi devono essere elaborati da singole istituzioni scolastiche ed educative statali o loro reti e per la loro individuazione gli Uffici scolastici regionali provvedono ad effettuare una apposita selezione pubblica.

    Dopo aver effettuato la valutazione sulla base dei criteri indicati nel suddetto decreto, la Commissione redige la graduatoria finale contenente la denominazione dell’istituzione scolastica singola che ha elaborato il progetto o, in caso di reti di scuole, dell’istituzione scolastica capofila.

    La graduatoria verrà approvata con decreto del Direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale corrispondente e sarà comunicata, entro il 28 dicembre 2015, al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca - Direzione generale per interventi in materia di edilizia scolastica, per la gestione dei fondi strutturali per l’istruzione e per l’innovazione digitale all’indirizzo di posta elettronica certificata [email protected].
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    Animatore digitale: le prospettive, le criticità




    I lettori ci scrivono Lunedì, 07 Dicembre 2015


    Fonte: Tecnica della Scuola


    In questi giorni i Dirigenti stanno individuando nei loro Istituti un docente a T.I. che ricopra per il triennio 2015-18 la funzione di Animatore digitale. Indubbiamente la nuova figura ha la funzione di superare , il “particulare” che ha caratterizzato in questi anni l’azione delle scuole. Queste, grazie al supporto, soprattutto delle Figure Strumentali per le Tic, sono riuscite ad elaborare progetti, realizzare e gestire siti web e quanto altro.

    Sempre però, circoscritte e quindi rivolte alla loro utenza. Da qui la natura frammentaria, locale volontaristica, dove era assente un’azione strategica, di sistema . Spesso queste isole felici, sono risultate degli interessanti laboratori che hanno contribuito a definire il Piano Nazionale Scuola Digitale. Ora si cambia registro!

    L’azione diventa espressione di un progetto nazionale, che per diventare realmente efficace deve prevedere un piano di formazione (si parla di almeno 50 ore. Si spera che la maggior parte sia online) basato su progetti, possibilmente espressione di reti di scuole da presentare entro il 16 dicembre. Tutto questo non è irrilevante.

    L’Animatore Digitale sarà sempre consapevole (mi auguro che sia così) di essere supportato da una serie di servizi, da un’organizzazione che supera l’orizzonte del proprio Istituto. Ma esistono delle criticità! La prima risiede nella replicazione di una condizione: la solitudine. La stessa che ha sperimentato la Figura Strumentale. Infatti chi ha assunto in questi anni funzione, ha ricevuto la sensazione di essere un’avanguardia troppo avanzata , una monade, non sempre compresa e sostenuta nella sua progettualità. Ora c’è il rischio di “ripetere lo stesso film”.

    Il programma del Piano nazionale Scuola Digitale è qualitativamente interessante, ben articolato in grado di creare quei necessari punti di rottura con prassi consolidate, ma ormai superate. Ma tutto questo è affidato al solo Animatore Digitale che per quanto supportato dall’istituzione, dal confronto con i colleghi anche attraverso apposite piattaforme o semplicemente nelle pagine dei Social Network, dovrà gestire, resistenze altrui e frustrazioni proprie. La soluzione: allargare la platea degli animatori digitali per Istituto, scegliendone almeno uno per plesso. In questo modo si costituirà una ” piccola squadra”, la cui azione sicuramente potrà essere più efficace.

    In attesa di quest’apertura, le scuole in cui è presente anche la Figura strumentale per le Tic, dovrebbero guardare altrove, individuando un docente che non ricopre quest’ultima funzione. In questo modo si potrà fare affidamento in questa fase su due persone, che caratterizzandosi per un’intesa professionale potranno fare meglio del singolo.

    La seconda criticità sta nel compenso. Se si leggono tutte le incombenze che sostanziano il profilo dell’Animatore Digitale (settimana digitale, elaborazione progetto formazione, formazione, realizzazione del progetti…) c’è da far tremare i polsi. Chi lo farà gratis o solo per 400-700 € lordi annui, che configurandosi come compenso da lavoro straordinario avranno una tassazione del 48%?

    Siamo alle solite! Si vogliono fare “le nozze con i fichi secchi”. Ma l’Amministrazione è ben cosciente che a questa cerimonia saranno tanti a partecipare. Questa è la sua forza e contemporaneamente la nostra debolezza.

    di Gianfranco Scialpi
     
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    Animatore digitale, MIUR proroga domanda al 17 di dicembre. Le FAQ




    di Anselmo Penna


    Animatore digitale, MIUR proroga domanda al 17 di dicembre. Le FAQ

    Prorogato il termine per le candidature degli animatori di gitali al 17 di dicembre 2015. A comunicarlo il Ministero nell'apposita sezione.

    La funzione per l’indicazione dell’animatore digitale da parte delle istituzioni scolastiche prevista per il 10 dicembre 2015 rimane attiva fino al 17 dicembre 2015.

    Il Ministero ha anche pubblicato delle FaQ con nota prot. n° 23331 del 7 dicembre 2015.

    Le FAQ sono state realizzate sulla base delle varie richieste pervenute.

    CHI

    1) Come scegliere l’animatore in ogni scuola?
    L’individuazione dell’animatore digitale è affidata all’Istituzione scolastica che, secondo normativa vigente, dovrà segnalare il nominativo entro il 17 dicembre 2015 rispondendo alla mail indirizzata a ciascun dirigente scolastico contenente un apposito link attraverso il quale è possibile compilare la scheda. La scuola può scegliere nella sua autonomia la modalità più appropriata per l’individuazione dell’animatore.

    2) È obbligatorio per ogni scuola designare un animatore?
    Il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 16 giugno 2015, n. 435 prevede un finanziamento per la formazione di 1 animatore digitale per ciascuna scuola. Non è una misura obbligatoria ma sicuramente costituisce una importante opportunità per le scuole.

    3) È possibile individuare più animatori digitali in ciascuna scuola?
    Il citato decreto n. 435 del 2015 prevede che la formazione sia rivolta a un animatore digitale per ciascuna scuola e non è pertanto possibile individuare più animatori in una
    stessa scuola. Tuttavia, nell’ambito del PNSD sono previste ulteriori e molteplici azioni MIUR.AOODGEFID.REGISTRO UFFICIALE(U).0023331.07-12-2015 per il coinvolgimento di tutto il personale scolastico nelle diverse misure attuative del Piano.

    4) I docenti a tempo indeterminato inseriti nelle liste regionali dei formatori sulle competenze digitali (poli formativi) hanno una sorta di precedenza rispetto ad altri?
    Non vi è nessuna indicazione in merito; ogni istituzione scolastica può individuare autonomamente il proprio animatore sulla base dei 3 ambiti di progettualità presenti nell’azione #28.

    5) L’animatore può essere un docente di un’altra scuola o un professionista esterno?
    No, perché è una figura che richiede un’integrazione forte nella scuola, una conoscenza del PTOF (“nell’ambito delle azioni previste dal piano triennale…”) e della comunità scolastica.

    6) La quota di 1000 euro a scuola è da intendersi come compenso per l’animatore? È annuale ?
    La quota di 1000 euro è destinata all’istituzione scolastica per l’organizzazione di attività di formazione, disseminazione, implementazione del PNSD. Non è un compenso ad personam, ma consente di supportare processi di innovazione nella scuola (per esempio sostenere la partecipazione di studenti a progettualità, allineare tutto il personale sull’impiego di determinate metodologie o tecnologie acquistate). Ogni scuola ne decide il miglior utilizzo secondo normativa e sulla base delle proposte dell’animatore.

    QUANDO

    7) Entro quando va inserito il nominativo? È possibile modificare la scelta successivamente?
    a) La funzione per l’indicazione dell’animatore digitale da parte delle istituzioni scolastiche originariamente prevista per il 10 dicembre 2015 rimane attiva fino al 17 dicembre 2015.
    b) Saranno in seguito indicate le modalità per eventuali e successive modifiche della figura dell’animatore digitale.

    8) Quando inizieranno le esperienze di formazione? Sarà obbligatorio partecipare?
    a) Dopo la procedura di individuazione da parte degli USR delle proposte formative per ogni territorio, saranno comunicati programmi e tempi relativi allo svolgimento del corso di formazione, che comunque si terrà nel 2016.
    b) La partecipazione alle esperienze di formazione è un’opportunità decisiva per l’avvio delle azioni del PNSD: in una fase successiva saranno chiariti ulteriormente gli obiettivi, i tempi e le risorse e i contenuti formativi che consentiranno un’attuazione consapevole delle misure del PNSD. Tali momenti saranno, inoltre, l’occasione per poter interagire e confrontarsi con gli altri animatori digitali e quindi molto utili per la creazione di percorsi di rete tra gli animatori digitali sia a livello nazionale sia regionale.

    9) Da quando l’animatore dovrà iniziare a svolgere le attività nella sua scuola?
    L’animatore ha il ruolo fondamentale di coordinare e sviluppare i temi e i contenuti del PNSD, le cui azioni sono già in parte state avviate. Ciò significa che l’animatore può essere coinvolto da subito sui temi della scuola digitale.

    10) L’indicazione della triennalità del compito è tassativa?
    Il progetto sviluppato dall’animatore digitale è legato al Piano triennale per l’offerta formativa della scuola e per questo si richiede anche all’animatore una triennalità coerente con la progettualità complessiva della scuola.

    DOVE

    11) Dove si svolgeranno i corsi di formazione?
    Presso le sedi indicate dalle scuole selezionate dagli USR per la formazione degli animatori.

    COSA

    12) Di cosa si occupa l’animatore?
    a) L’animatore coordina la diffusione dell’innovazione a scuola e le attività del PNSD anche previste nel piano nel Piano triennale dell’offerta formativa della propria scuola. Si tratta, quindi, di una figura di sistema e non un supporto tecnico (su questo, infatti, il PNSD prevede un’azione dedicata la #26 – le cui modalità attuative saranno dettagliate in un momento successivo.
    b) Il suo profilo (cfr. azione #28 del PNSD) è rivolto a: FORMAZIONE INTERNA: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi;
    COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA: favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa;
    CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure.
    c) più in generale conosce la comunità scolastica e le sue esigenze, è una figura spesso già esistente e riconosciuta in molte scuole; laddove non esista, rappresenta una
    risorsa e l’occasione per avviare un percorso di innovazione digitale coerente con il fabbisogno della scuola.

    13) Deve conoscere tutte le numerose tematiche previste dall’allegato 2 del DDG DGEFID 50 del 25/11/2015?
    a) L’elenco molto dettagliato di tematiche presenti nell’allegato 2 non corrisponde al profilo dell’animatore. In quel documento sono indicate l’insieme delle proposte formative che potranno proposte agli animatori durante le esperienze di formazione. Ogni animatore partirà dall’analisi dei bisogni della sua scuola per concentrare e finalizzare la sua formazione.

    COME

    14) Come può organizzare il suo lavoro nella scuola?
    a) L’animatore collabora con l’intero staff della scuola e in particolare con gruppi di lavoro, operatori della scuola, dirigente, DSGA, soggetti rilevanti, anche esterni alla
    scuola, che possono contribuire alla realizzazione degli obiettivi del PNSD. b) L’animatore può coordinarsi con altri animatori digitali del territorio, anche attraverso specifici gruppi di lavoro.
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    Animatori digitali nelle scuole: sono 8.003, in prevalenza donne, operativi dal 7 gennaio. Cosa faranno




    Sono pronti a debuttare ufficialmente gli Animatori Digitali previsti dal nuovo Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD), lanciato a fine ottobre dal Ministro Stefania Giannini.

    Il Miur comunica che si tratta di 8.303 insegnanti che guideranno l’attuazione del Piano e si occuperanno di innovazione nelle loro scuole. Gli Animatori sono stati individuati nel mese di dicembre e saranno operativi al rientro dalla pausa natalizia.

    Il Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca ha anche individuato le scuole polo che si occuperanno della formazione degli Animatori.

    Chi sono e cosa fanno gli animatori digitali

    Età media 45 anni, in prevalenza donne (4.594 le Animatrici, 3.709 gli Animatori), 5.443 docenti del I ciclo d’istruzione, 2.860 del II ciclo, due su quattro provenienti dall’area scientifica. Questo l’identikit dei docenti che avranno il compito di portare l’innovazione digitale nella loro comunità scolastica.

    Gli Animatori Digitali sono docenti di ruolo che avranno il compito di seguire, per il prossimo triennio, il processo di digitalizzazione della scuola di appartenenza. Organizzeranno attività e laboratori, individueranno soluzioni tecnologiche e metodologiche innovative da portare nel proprio istituto (ambienti di apprendimento integrati, biblioteche multimediali, ecc.) e lavoreranno per la diffusione di una cultura digitale condivisa. Per la formazione di queste figure, previste dal PNSD, sono stati stanziati 850.000 euro a livello nazionale. Ad ogni scuola, inoltre, verranno assegnati 1.000 euro per la realizzazione dei progetti digitali.

    Da oggi è poi disponibile sul sito del Miur l’elenco delle scuole che si occuperanno della formazione degli animatori:
    http://www.istruzione.it/allegati/2016/Pol...matori_digitali...

    Qui la mappa:
    www.google.com/maps/d/viewer?mid=zU37cEHEo2F4.kUgjwH40st8o

    Nei prossimi giorni tutte le scuole riceveranno dal Miur specifiche Linee guida per la redazione del loro Piano Digitale, declinazione interna a ciascun istituto del Piano generale. Il documento sarà collegato, anche in vista delle prossime iscrizioni, al nuovo Piano triennale dell’offerta formativa che servirà alle famiglie per fare la loro scelta.
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