Immissioni in ruolo 2017, come sceglieranno la cattedra i vincitori del concorso.

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    Immissioni in ruolo 2017, come sceglieranno la cattedra i vincitori del concorso. Dagli organici di diritto alla chiamata diretta, sintesi del percorso




    I docenti inseriti in qualità di vincitori (numero dei posti a bando + 10% idonei), ci chiedono di spiegare la procedura attraverso la quale saranno immessi in ruolo. Ossia “come scegliere la cattedra”.

    Premessa indispensabile è le graduatorie del concorso a cattedra bandito con DDG del 23 febbraio 2016 hanno validità triennale, per cui per alcune graduatorie il 2017/18 è il secondo anno di vigenza (in quanto sono state pubblicate entro il 15 settembre 2016, per molte altre è il primo anno). Questo significa che probabilmente non tutti i vincitori di concorso potranno essere assunti nel prossimo anno scolastico, dipenderà dal numero di cattedre che saranno destinate ai ruoli.

    Al momento sappiamo che, dei posti vacanti e disponibili, il 60% sarà destinato alle immissioni in ruolo. Queste ultime saranno suddivise al 50% tra graduatorie di merito del concorso e 50% alle graduatorie ad esaurimento. Dovranno essere recuperati da concorso i posti in più assegnati lo scorso anno alle GaE perchè le graduatorie del concorso non erano ancora pronte. Leggi

    Immissioni in ruolo 2017 sul 60% dei posti disponibili, vincitori concorso recupereranno anche posti dello scorso anno dati a GaE

    Un passaggio fondamentale sarà la costituzione degli organici di diritto. Siamo ancora in attesa di conoscere il numero di cattedre che da organico di fatto sarà trasformato in organico di diritto, e questo naturalmente contribuerà a formare il numero delle cattedre disponibili per mobilità dei docenti di ruolo e ruoli dei precari.

    Si presume che un buon numero di cattedre andrà alle GaE infanzia anche grazie alla riformulazione dell’organico di potenziamento per assegnare posti anche all’infanzia.

    Attraverso gli organici di diritto, una volta pubblicati, i precari potranno capire in quali scuole ci saranno posti liberi (posto comune, di sostegno o di potenziamento) per la propria classe di concorso. Una procedura particolarmente importante per alcune classi di concorso, come la A023 Italiano Lingua 2 che dovrebbe comparire per la prima volta in molte scuole.

    Al momento gli unici dati disponibili sono quelli dei pensionamenti. Pensionamenti docenti 2017, per provincia e classe di concorso (sono ancora con la denominazione delle vecchie classi di concorso).

    Le immissioni in ruolo avverranno come di consueto, nel periodo estivo. Il termine ultimo dovrebbe essere il 31 agosto 2017.

    Il Ministero pubblicherà apposite Istruzioni operative per spiegare la procedura. Facendo riferimento a quelle dello scorso anno scolastico (che comunque è stato straordinario)

    I vincitori di concorso hanno partecipato per regione, per cui saranno chiamati a scegliere (bisogna controllare gli avvisi sul sito dell’USR o dell’Ufficio Scolastico provinciale preposto ad occuparsi della propria classe di concorso) l’ambito territoriale di gradimento in base a quelle ancora disponibili al proprio turno. Le province infatti sono suddivise in ambiti territoriali Ambiti territoriali a.s. 2017/18 e ruoli regionali dei docenti: confermate o modificate scuole. I decreti per ogni regione

    Una volta scelto l’ambito territoriale, la scelta della scuola non sarà diretta. Ossia il docente neoassunto parteciperà alla chiamata diretta o chiamata per competenze. La chiamata diretta coinvolgerà tutti i neoassunti, anche da Graduatorie ad esaurimento.

    La modalità per l’a.s. 2017/18 deve ancora essere stabilita. In particolare si discute sul ruolo che avrà il Collegio dei docenti nella scelta dei criteri richiesti ai docenti per poter insegnare in quella scuola.

    I Dirigenti Scolastici pubblicheranno quindi il bando di richiesta di docenti nella propria scuola e il docente interessato presenterà la propria candidatura per essere scelto (non ci sarà il colloquio).

    Una volta accettata la proposta, docente e Dirigente Scolastico potranno stipulare il contratto triennale di permanenza nell’istituto.
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