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Test accesso Tfa Sostegno, Tar: ridurre la soglia minima 21/30 pure per evitare ricorsi
Alessandro Giuliani Venerdì, 16 Giugno 2017
Fonte: Tecnica della scuola
Risulta troppo alta la soglia minima per accedere al Tfa Sostegno introdotta dagli atenei, pari a 21/30: lo ha detto il Presidente del Tar Lazio, con un decreto del 16 giugno.
La posizione del tribunale, che ha accolto i ricorsi dei legali Santi Delia e Michele Bonetti, potrebbe determinare un precedente importante.
Il giudice ha infatti per la prima volta ordinato all'amministrazione scolastica “di valutare responsabilmente, in tempi brevi, l’opportunità di disporre o meno lo scorrimento delle graduatorie di merito formate dai singoli Atenei, fino a raggiungere un numero di ammessi almeno pari alla quantità di posti disponibili, anche al fine di contenere i costi di eventuali prove suppletive, da effettuare in esito ai ricorsi giurisdizionali proposti, ove ritenuti meritevoli di accoglimento”.
Alla luce della decisione del Tar, gli Avvocati Bonetti eDelia, al fianco di Adida e Lvg, plaudono ad un provvedimento equilibrato e auspicano un intervento responsabile di Miur e Atenei:
"E’ l'ora di dire basta a test, crocette e soglie – scrivono in una nota - : pensare che un insegnante abilitata da 10 anni non possa frequentare un corso di specializzazione sul sostegno che l'aiuta a gestire in classe i suoi alunni con più difficoltà nell'apprendimento perché ottiene un voto ad un test sotto i 21/30 è barbaro e immorale e mette a nudo la fallacia dell'intero sistema".
"Se non supera la prima delle prove preselettive una docente che Miur e ateneo hanno formato abilitato e messo in ruolo è la politica che deve farsi domande dandosi serie risposte", concludono i legali.
Insomma, la morale appare chiara: anche se il livello di conoscenze e competenze del docente sulla disabilità degli alunni non è elevato, l’amministrazione deve comunque fare del tutto per formarlo. Non può solo sbarrargli la porta..