Sentenza europea stabilizzazione precari dopo 36 mesi di servizio: il 23 giugno udienza

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  1. rsustaff
     
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    Sentenza europea stabilizzazione precari dopo 36 mesi di servizio: il 23 giugno udienza in Corte Costituzionale


    di Lalla


    E' attesa per il 23 giugno l'udienza della Corte Costituzionale, chiamata a decidere sulla legittimità delle norme italiane sul precariato scolastico.

    Si costituiranno i legali dell'Anief, Avv. S. Galleano e V. De Michele.

    Sulla questione avevamo intervistato proprio l'Avv. Galleano Sentenza sul precariato: risarcimento o stabilizzazione? Concorso per accedere al ruolo? A colloquio con l'Avv. De Michele

    Il Governo, attraverso il DDL Scuola (attualmente al vaglio del Senato), dichiara di risolvere la questione assumendo 100.701 precari (vincitori GM e GAE).

    Nel corso di questi mesi alcuni giudici ahnno rinviato le udienze proprio in attesa della sentenza della Corte Costituzionale

    Ma sono già in corso altre denunce alla Commissione europea. Prima in ordine di tempo quella dell'Anief, depositata già a maggio 2015, in cui si rileva la perdurante disparità di trattamento, in termini di carriera e contrattuali, tra personale di ruolo e precario o neo immesso in ruolo, scelta resa ancora più anacronistica da una precisa procedura di infrazione UE aperta 5 anni fa proprio nei confronti dell'Italia. Il sindacato chiederà, pertanto, l'immediata apertura del processo a carico dello Stato italiano, che dopo aver ricevuto, nel 2014, la comunicazione di messa in mora per tali inadempienze, continua a negare i diritti di decine e decine di migliaia di suoi cittadini che in questi anni nei fatti hanno permesso alla scuola di funzionare.

    Anief denuncia, in particolare, la mancata stabilizzazione dei precari della scuola, che dopo 36 mesi di servizio, anziché essere assunti, vengono addirittura ‘puniti' dal Governo italiano negando loro ogni forma di supplenza.

    Segue la denuncia della Cisl Scuola , con la quale il sindacato ha ritenuto opportuno inviare alla Commissione stessa una propria nota di precisazioni, nella quale fornisce le informazioni necessarie a mettere in evidenza la realtà dei fatti e a far luce sull'effettiva portata dei provvedimenti in discussione, ben lontani dal dare soluzione definitiva al problema del precariato.

    Il 23 giugno intanto un tassello importante verrà ad aggiungersi alle vicende del precariato scolastico italiano, che coinvolge sia gli insegnanti che il personale ATA.
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